Alex Baiocco, chi è il 24enne arrestato a Milano con l’accusa di strage per il cavo teso su viale Toscana: il look emo e i video delle scorribande sui social. Al gip: “Sono pentito”
Prima di essere arrestato abitava in un questo normale condominio in zona Porta Romana, la finestra che affaccia a pianterreno su una stradina poco trafficata. Viveva spesso da solo, Alex Baiocco, il 24enne arrestato dai carabinieri con le accuse di strage, attentato alla sicurezza dei trasporti e ricettazione: l’altro ieri notte, assieme ad altri due complici, ha agganciato un filo metallico da un capo all’altro di viale Toscana, creando potenzialmente un pericolo enorme per la sicurezza di passava in quel momento.
Tirano un cavo d'acciaio sulla strada a Milano, il racconto del testimone: "Dalla finestra ho urlato e chiamato il 112"

“Sì, veniva ogni tanto al bar”, dice il commerciante sotto casa sua. Una signora aggiunge: “Lo vedevo, certo, anche se non lo conoscevo bene. Ma mai avrei pensato che potesse fare una cosa del genere”. Anche la portinaia allarga le braccia: “Lavoro qui fino alle 14, non so altro”. Dai suoi profili social emerge la sua passione per la musica, che definiva “la terapia”. Pare suonasse con una band ma anche da solo. Capelli lunghi, look “emo”, dopo essere stato fermato ha detto di aver agito perché “ci volevamo divertire”.

Gli altri due complici non sono stati ancora presi. Sui social sono rimasti i video di quella notte, in tre su un motorino a noleggio, Baiocco con i pantaloni rossi che si “arrampica” sulla finestra di casa sua, le scorribande sul marciapiede. Nulla a confronto di quel cavo ad altezza uomo che poteva causare una tragedia. Al momento, gli unici danni sembrano essere quelli subiti da una Panda che passava dal viale attorno alle 2,30 della notte tra mercoledì e giovedì.
Oggi Baiocco è stato interrogato dal gip Domenico Santoro: "Sono pentito per quello che ho fatto", ha detto. Assistito dall'avvocato Dario Trovato, ha parlato per oltre un'ora rispondendo a tutte le domande. Avrebbe anche chiarito, cercato di spiegare i motivi del gesto.