Thiago Motta, Juventus, la presentazione in diretta
Thiago Motta parla per la prima volta da allenatore della Juventus
La rivoluzione Juventus è entrata nel vivo con la prima settimana di allenamento agli ordini di Thiago Motta, l'allenatore arrivato da Bologna, reduce da una stagione straordinaria culminata con la qualificazione dei rossoblù in Champions League. Uomini e gioco diversi rispetto al recente passato in casa bianconera. É cominciata una nuova era, l'era di Thiago. Si parte dalla nuova organizzazione annunciata dall'ad Scannavino: Cristiano Giuntoli guida tutta l'organizzazione sportiva, Claudio Chiellini guida la NexGen. Giuntoli: «Ringraziamo Thiago Motta per aver accetato questa sfida». Poi il punto sul mercato: quattro cessioni, e tre colpi già fatte in entrata. Speravo di arrivare anche Cabal ma non è stato possibile. Oggi qui alla Juve nessuno è fuori rosa, c'è un mercato in corso e quindi solo alla fine faremo le nostre valutazioni. Ringrazio Rabiot per quanto dato alla Juventus, gli auguriamo un futuro professionale felice».
Parla Thiago Motta: «Ringrazio Maurizio e Cristiano (Scannavino e Giuntoli, ndr) sono contento, felice, soddisfatto di essere arrivato ad allenare un club ambizioso come la Juventus. I primi giorni sono stati bellissimi, struttura di lavoro bella, persone molto preparate. I tifosi mi hanno riservato un'accoglienza calorosa, sono veramente contento. la mia Juve? La voglio orgogliosa e felice dopo ogni partita, significherà che abbiamo fatto il nostro massimo. Questo è un clib storico, sono arrivato nel momento giusto, si apre un ciclo molto interessante. Il mio obiettivo nell'immediato è prepararsi bene per ogni partita che dovremo affrontare».
Alla Juve bisogna vincere, si sente responsabilizzato? «Sono tranquillo, ho una grande responsabilità, ma è una bella responsabilità. Voglio trasmettere questa mentalità ai giocatori. la visita di Elkhan mi ha fatto molto piacere, partita dopo partita, ragioniamo così per far bene il nostro lavoro».
I suoi allenatori da calciatore: «Un privilegio per me lavorare con Mourinho e Gasperini». Chiesa? «Nella Juventus solo giocatori forti, e serve anche lui».
articolo in aggiornamento