Macedonia del Nord, l’inspiegabile incubo dell’Italia: i segreti della Nazionale di Milevski

di Paolo Tomaselli

Sono gi� eliminati, ma gli azzurri non li battono dall’autunno del 2016. Il c.t. avverte: �Non siamo qui per fare del turismo�

Macedonia del Nord, l’inspiegabile incubo dell’Italia: i segreti della Nazionale di Milevski

Elmas (Afp)

ROMA Stole, Elif, Enis e i loro fratelli, sono tornati, con quel sorrisetto che sembra un ghigno pi� triste del solito perch� la qualificazione al secondo Europeo di fila per loro � ormai sfumata. E poi si � appena fatto male Alexsander Trajkovski l’uomo che a Palermo il 24 marzo 2022 ha fatto la storia — soprattutto quella del calcio italiano, ma al contrario — : ha viaggiato con i compagni, ma ha il muso lungo mentre passeggia sul prato dell’Olimpico, perch� nemmeno all’andata a settembre sul campo di patate di Skopje ha potuto dare il suo contributo. La Macedonia del Nord — al numero 66 del ranking Fifa subito dietro al Congo — quindi ha una sola missione, che poi � sempre la solita, quella di rendere la vita difficile, se non impossibile all’Italia, che non vince contro la falange giallorossa dall’autunno 2016, con Ventura in panchina e Immobile decisivo all’ultimo tuffo per il gol del 3-2.

�Non siamo qui per fare del turismo� ripete il c.t. Blagoja Milevski, uno che si � forgiato non ancora ventenne nella Stella Rossa campione d’Europa nel 1991 con Prosinecki, Mihajlovic e Jugovic: dopo l’impresa di Palermo la sua squadra ha dimostrato di essere alla fine di un grande ciclo, iniziato con il c.t. Angelovski e culminato con l’Europeo. Ma lui si gioca comunque la riconferma in queste due partite con Italia e Inghilterra. Il ricambio non � stato veloce come sperato, ma il portiere Dimitrievski gioca nel Rayo Vallecano, � uno dei pi� solidi della Liga ed � molto richiesto, il napoletano Elmas vuole trovare spazio con Mazzarri, l’albanese Bardi preferisce la lingua materna ma in campo si fa sempre capire e Alioski che pure non gioca mai in Arabia, resta una delle colonne che hanno costruito il piccolo grande incubo dell’Italia, fatto di difesa organizzata e ripartenze improvvise, veloci e tecniche. �Perch� si � creato questo filotto? Non credo che l’Italia ci abbia mai sottovalutato e non credo lo far� adesso — osserva Elmas —: siamo buoni giocatori e vogliamo dimostrare il nostro livello, vincendo�.

Tutto inizia a Torino, sempre con Ventura c.t., quando pare impossibile saltare un Mondiale, figurarsi due. La Macedonia allora era al numero 103 del mondo e anche per questo l’1-1 certific� la crisi di una squadra che non si era ancora qualificata al playoff, poi perso con la Svezia: dopo lo stop coi macedoni un comitato di senatori, cerc� di riportare chiarezza in un gruppo confuso. E i risultati poi si sono visti. Ma nulla raggiunge i vertici di Palermo, con l’Italia di Mancini che attacca alla rinfusa, Berardi che riceve palla da uno svarione del portiere, ha la porta mezza vuota, ma tira tra le braccia di Dimitrievski. Poi al 92’ il tiro di Trajkovski che beffa Donnarumma e lascia gli azzurri fuori dalla finale col Portogallo per andare in Qatar. �Vinciamo con la Macedonia e poi ce la giochiamo� si diceva allora. E si dice anche oggi.

17 novembre 2023 (modifica il 17 novembre 2023 | 07:18)

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