Mezza retromarcia dell’ambasciata di Israele: le parole di Parolin non “deplorevoli” ma “sfortunate”
Non “deplorevole” ma “sfortunata”: l’ambasciata israeliana presso la Santa Sede fa una mezza marcia indietro e corregge la traduzione dell’aggettivo utilizzata per bollare la dichiarazione del cardinale Pietro Parolin sulla reazione sproporzionata di Israele a Gaza.
"ln riferimento al comunicato Stampa del 14 febbraio scorso si desidera precisare che il comunicato originale era in lingua inglese e successivamente è stato tradotto in italiano”, si legge in una nota dell’ambasciata guidata da Raphael Schutz. “In inglese il comunicato, in riferimento alle parole di Sua Eminenza il Cardinale Parolin, così recitava: 'It is a regrettable declaration'. Nella traduzione in italiano è stata scelta la parola 'deplorevole' che poteva anche essere tradotta in modo più preciso con 'sfortunata'".
Secondo il Cambridge Dictionary, in realtà, “regrettable” si traduce “increscioso” o “spiacevole”.
Le critiche a Parolin
La nota dell’ambasciata non ritratta, però, il contenuto del lungo comunicato con il quale si criticava Parolin ricordando le ragioni del governo di Benjamin Netanyahu: i civili di Gaza hanno “partecipato attivamente all’invasione non provocata del 7 ottobre”, la responsabilità “della morte e della distruzione a Gaza” è “di Hamas e solo di Hamas”, le operazioni dell’esercito israeliano “si svolgono nel pieno rispetto del diritto internazionale” e rispetto agli interventi militari occidentali in Siria, Iraq e Afghanistan che hanno provocato la morte di “9 o 10 civili per ogni terrorista”, a Gaza la proporzione è uno a tre.
Polemica con Albanese
L’ambasciatore Schutz in persona è tornato indirettamente sul tema tramite social. Il diplomatico risponde infatti su X (ex Twitter) a Francesca Albanese, Relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati, la quale ieri aveva commentato il comunicato israeliano affermando che “la Santa Sede è l’ultima vittima delle accuse del governo israeliano per avere criticato i 30mila morti a Gaza dal 7 ottobre. Fra i motivi addotti da Israele ci sarebbe che tutta la popolazione di Gaza commette o supporta il terrorismo. Il livello di disumanizzazione è spaventoso”. L’ambasciatore replica scrivendo che “la sola disumanizzazione è quella che tu Francesca Albanese promuovi costantemente contro noi ebrei e il diritto del nostro Stato di esistere. Come al solito diffondi menzogne sotto le spoglie di “diritti umani””.
Auguri di Quaresima
Sempre l’ambasciata di Israele presso la Santa Sede questa mattina ha ripostato il tweet di un account che chiede la liberazione di Hersch Goldberg-Polin, ostaggio nelle mani di Hamas, che augura “ai nostri amici e vicini cristiani una Quaresima significativa e propositiva. Grazie per tutto il vostro supporto, significa tanto per noi!”.