Un’inchiesta di stampa mette sotto accusa la Croce rossa russa: “Collabora alla ‘rieducazione’ dei bambini ucraini rapiti”
La Croce Rossa Internazionale è sotto pressione per prendere provvedimenti contro la Croce Rossa Russa (Russian Red Cross, il cui acronimo è Rrc) dopo accuse di stretti legami con la macchina della guerra e della propaganda del Cremlino contro l’Ucraina. Lo riporta stamani il Guardian, indicando fra le prove finora raccolte il ruolo centrale del presidente della Croce Rossa Russa in un’organizzazione nazionalista pro-Putin, le affermazioni di dirigenti della Rrc sull’impossibilità di una pace con “nazisti ucraini” e la partecipazione della Rrc a campi di “rieducazione” di bambini ucraini deportati illegalmente in Russia.
Vari governi occidentali, che con le proprie donazioni contribuiscono insieme a filantropi privati al finanziamento della Federazione Internazionale della Croce Rossa (Ficr), chiedono l’apertura formale di un’inchiesta e misure disciplinari come la sospensione della Croce Rossa Russa.
La Federazione Internazionale riunisce 191 società nazionali della Croce Rossa e (nel mondo islamico) della Mezzaluna Rossa, che fra l’altro distribuiscono aiuti, visitano prigionieri di guerra, allestiscono ospedali da campo e svolgono altre attività umanitarie nelle zone di conflitto in tutto il mondo. Le filiali nazionali della Croce e della Mezzaluna Rossa devono impegnarsi a rispettare i principi della Croce Rossa Internazionale, tra cui “neutralità, imparzialità e indipendenza”.
Ma secondo le indiscrezioni riportate dal quotidiano britannico, la Croce Rossa Russa ha ripetutamente violato un simile obbligo. Il capo della Rcr, Pavel Savchuk, è stato un membro della direzione del Fronte Unitario Popolare Russo, una cosiddetta “organizzazione patriottica” creata da Vladimir Putin per sostenere le campagne politiche e militari di Mosca, che ha tra i suoi simboli la “Z” diventata una bandiera dell’invasione russa dell’Ucraina.
Altri alti responsabili della Croce Rossa Russa hanno pronunciato dichiarazioni pubbliche contro ogni ipotesi di pace con “i nazisti ucraini”. E nel gennaio scorso lo stesso Savchuk ha firmato un accordo tra la Croce Rossa Russa e Artek, un campo scuola per bambini in Crimea, la penisola ucraina occupata dalla Russia dal 2014, colpito da sanzioni dell’Occidente per il coinvolgimento in “programmi di rieducazione” di bambini rapiti dai russi in Ucraina.
Documenti trapelati dal Cremlino, ottenuti dal sito di news estone Delfi e condivisi con un consorzio di testate, tra cui il Guardian, rivelano inoltre che il Cremlino avrebbe intenzione di sostituire il lavoro della Croce Rossa Internazionale nei territori occupati dalla Russia in Ucraina finanziando nuove organizzazioni fantoccio della Croce Rossa strettamente legate a Mosca.
“Stiamo raccogliendo informazioni e, una volta completato questo lavoro di indagine, decideremo sui passi successivi da prendere”, afferma un portavoce della Croce Rossa Internazionale. La Croce Rossa Russa smentisce tutte le accuse, ma ha recentemente rimosso dal proprio sito dichiarazioni e foto compromettenti. “Ci aspettiamo che la Croce Rossa Internazionale agisca al più presto facendo rispettare le proprie norme”, commenta il ministero degli Esteri della Svezia, uno dei Paesi donatori, “con misure che includono la sospensione e l’espulsione della Croce Rossa Russa”.