�Come decido look e trucco? Non mi interessa, faccio quello che viene. Io vado a lavorare. In certe foto con i clienti sono orribile, io devo lavor�. A parlare � NewMartina, 25 anni, 7 milioni e 300mila follower su TikTok e dieci ore al giorno dietro al bancone del negozio di famiglia, a Napoli, sei giorni su sette: �Io ci sono sempre�, assicura, �le persone vengono per me, vogliono l’applicazione da me�.
NewMartina: «Il mio sogno non era mettere pellicole sugli smartphone, ma mi seguono in 7 milioni su TikTok. Gli sponsor? Preferisco lavorare»
La 25enne napoletana, diventata una star sui social grazie ai video girati nel negozio dei genitori: �Intorno a me voglio solo la mia famiglia. Sono i risultati che ho ottenuto che mi hanno fatto amare il mio lavoro�
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Applicazione di cosa?
�Delle pellicole sugli schermi degli smartphone�.
Li �martinizza�. Ha �martinizzato� anche quello di Totti. � il segreto del suo successo. Ci aiuta a capire?
�Le do la risposta di chi ha studiato il fenomeno NewMartina: i follower apprezzano la mia spontaneit�, io penso al cliente che ho davanti, all’inizio mi scordavo anche che stavo registrando un video. Poi sono i gesti che faccio, la velocit� con cui applico le pellicole e le cover. E l’Asmr�.
L’Asmr?
�Sono i video in cui sto in silenzio e si sente solo il rumore di quello che sto facendo: le unghie che picchiettano sulle schermo, per esempio. Le persone si rilassano. Il primo video che ho fatto in silenzio ha ottenuto quasi mezzo miliardo di visualizzazioni�.
Quanto ci ha messo a raggiungere questi numeri?
�Ho iniziato a settembre 2022 usando un profilo che avevo gi� e usavo sporadicamente. Entro gennaio avevo gi� 100mila follower, ma mi bloccano il profilo e perdo tutto. Ne apro un altro e in due giorni torno a 100mila. Dopo un mese sono un milione, una settimana e mezzo dopo tre milioni. In otto mesi sono arrivata a sei milioni. Tutto molto veloce, troppo�.
Cosa ha significato per il negozio della sua famiglia?
�Ha cambiato tutto: siamo passati da un venerd� con 30 persone, 50 al massimo, a un sabato con la fila fuori. Mio padre da un giorno all’altro ha rinunciato a vendere prodotti di telefonia ed elettronica generale, ha spazzato via tutto, e ha puntato su accessori e pellicole. E abbiamo fondato un nostro marchio: si chiama Armov�.
Il fratello Carlo � alle sue spalle. Gambe accavallate e telefonino in mano. Solo in apparenza disinteressato alla conversazione, risponde lui alla domanda sulla crescita del negozio in termini di fatturato.
�Contiamo di chiudere il 2023 a sette cifre�.
Guadagna anche con TikTok, torniamo a chiedere a lei?
�Pubblicit� non ne faccio, TikTok ti paga in base alle visualizzazioni e io do tutto in beneficenza. In luglio ho fatto una donazione ai bambini in cura oncologica al Pausilipon di Napoli, � un tema che mi sta molto a cuore�.
Di che cifre parliamo?
�Io non lo vedo nemmeno�. E Carlo: �Circa 2mila euro al mese�.
Non si � montata la testa e continua a lavorare come prima, diceva.
�La mia famiglia mi ha sempre insegnato il valore del lavoro. Molte ragazze al posto mio avrebbero fatto diversamente, c’� chi con la met� dei miei follower si crede arrivata e famosa. Io potrei cercare degli sponsor e vivere di quello, ma voglio lavorare. Intorno a me voglio solo la mia famiglia. Certo, sono anche un’influencer: e pure questo � un lavoro, � stressante, stancante, per� soddisfacente�.
L’algoritmo di TikTok la sta spingendo molto, si domanda mai cosa farebbe se tutto finisse da un momento all’altro?
�S� e so che pi� passa il tempo pi� diventer� difficile, ma io cerco sempre il modo di diversificarmi. Capitano gi� giorni in cui i video funzionano meno. Io sto male, ma loro (si gira, guarda Carlo, ndr ) mi rassicurano e mi dicono che il mondo � grande e ci sono ancora tante persone che non mi conoscono e a cui possono arrivare. Questo mi rassicura. E apriremo altri negozi, chiss� magari anche all’estero�.
Da poco avete aperto a Bologna. Grazie al successo su TikTok, il suo conterraneo Donato De Caprio ha portato i suoi panini a Milano: lo seguir�?
�Quando troveremo il locale giusto: a Napoli sono vicino alla stazione Centrale, anche a Milano voglio stare in centro�.
Come Steve Jobs!
�Eh?�.
Per l’Apple Store a Milano voleva solo Galleria Vittorio Emanuele, poi la Mela ha aperto in Piazza del Liberty. Tornando a lei: il primo video?
�Chiedevo ai follower “come si chiama NewMartina secondo voi?” Perch� Martina non � il mio nome, ma visto che il negozio si chiama cos� e io ero l’unica presenza femminile hanno iniziato a chiamarmi Martina. E io sono contentissima: il pubblico rimane separato dal privato. Non ho mai detto come mi chiamo davvero�.
Mi scusi, non si chiama Carmen Fiorito?
�Io non l’ho mai confermato� (sorride).
Cosa avrebbe fatto se non fosse arrivato il successo sui social?
�Avrei comunque continuato a lavorare con mio padre. Prima la mia priorit� era la danza, ma l’ho accantonata perch� i ballerini non vengono pagati molto bene. Poi mi sono diplomata in estetica, ma non mi piace. Il liceo non l’ho finito e mi vergogno a dirlo: mi pento di non aver studiato, non voglio che i ragazzi che mi seguono facciano il mio errore�.
Film preferito?
�Non c’�, mi piacciono i film romantici. Forse Titanic, � l’unico che mi fa emozionare ancora. Ma guardo un po’ di tutto�.
Libro?
�Leggo poco, lo ammetto. Non ho tempo. Oppure inizio a leggere e poi mi metto a guardare un film sullo smartphone�.
La politica? Ha votato alle ultime elezioni?
�Chi c’era? Non ricordo�. Carlo: �O i 5Stelle o Meloni�. Lei: �Allora Meloni, ma su tante cose non sono d’accordo�.
A chi si ispira?
�Le Kardashian. Sono la famiglia pi� potente al mondo a livello social e nessuno sa cosa facciano davvero. Lo dice pure Kim: “Cosa so fare? Non lo so, per� ho tanti talenti”. E lei � Kim, comanda, decide, e anche 20 anni dopo aver raggiunto il successo continua a crescere, a studiare, a fare tante cose. Per me � un esempio�.
Il suo sogno?
�Diventare una donna forte, che non ha bisogno di nessuno, indipendente. E voglio essere di ispirazione per tanti ragazzi: io so che non � facile trovare la forza di lottare per quello che si vuole. Il punto non �, e non deve essere, diventare influencer o fare un lavoro da scrivania: bisogna fare quello che si desidera. E l’obiettivo non � il lavoro in s� per s�, sono i risultati che riesci a ottenere. Diciamola tutta: il mio sogno non era certo vendere telefoni e mettere pellicole. No, zero. Mi ci sono trovata e ho iniziato a lavorare, sono i risultati che ho ottenuto che mi hanno fatto amare il mio lavoro. Le persone che tornano al negozio, che dicono “come lo fai tu non lo fa nessuno”, vedere la mia famiglia felice, soddisfatta�.
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16 gennaio 2024 (modifica il 16 gennaio 2024 | 07:57)
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