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Mutui a tasso variabile, di quanto scenderanno nel 2024? Gli esempi (e i risparmi sulla rata)
Come disse Niels Bohr, il padre della teoria dei quanti, le previsioni sono difficili soprattutto se riguardano il futuro. Un discorso che calza a pennello se ci si vuole imbarcare nel prevedere il futuro dei tassi e, di conseguenza, del costo dei mutui. Lo strumento a cui si ricorre per prospettare l’andamento dei finanziamenti variabili è la quotazione dei futures sull’Euribor. Gli ultimi dati dicono che a fine 2024 il parametro a tre mesi dovrebbe scendere di 1,5 punti rispetto al valore attuale e che nel 2025 dovrebbe risultare più basso di altri 50 centesimi. Sono previsioni che sostanzialmente si basano su un fatto e su un’aspettativa. Il fatto è che negli ultimi mesi l’Euribor non ha replicato l’andamento del tasso Bce e anzi a fine dicembre ha registrato una lieve flessione; l’aspettativa è che la Bce cominci nei prossimi mesi a ribassare il costo del denaro.