Netflix, 9,3 milioni di abbonati in più nel primo trimestre 2024: adesso sono 270 milioni

Dopo il boom di abbonamenti quando c’era la pandemia ed eravamo tutti chiusi in casa, Netflix nel primo trimestre 2024 caratterizzato dai timori per le due guerre in corso - Ukraina e Gaza - ha registrato un altro balzo dei clienti: la piattaforma di streaming ha guadagnato 9,3 milioni di nuovi clienti all'inizio dell'anno, mentre l'espansione ancora emergente nella pubblicità ha contribuito a produrre risultati finanziari che hanno superato le aspettative del mercato per il secondo trimestre consecutivo, quindi esattamente nei sei mesi di guerra tra Israele e Hamas. La società di Los Gatos, California, ha chiuso marzo con quasi 270 milioni di abbonati in tutto il mondo, di cui circa 83 milioni nel suo mercato più grande: il Nord America con Stati Uniti e Canada.

Addio dati trimestrali

Gli investitori vedono sempre più Netflix come il chiaro vincitore in una battaglia per lo streaming che include Apple, Amazon, Walt Disney Co. e Warner Bros. e Discovery (qui la classifica delle pay tv più amate).
Ma Netflix ha sorpreso gli investitori rivelando in una lettera agli azionisti che a partire dal prossimo anno smetterà di fornire aggiornamenti trimestrali sul totale degli abbonati, una mossa che renderà più difficile seguire la crescita - o la contrazione - del servizio di streaming video. Da quando è stata quotata in Borsa, 22 anni fa, l'azienda ha pubblicato regolarmente il totale degli abbonati su base trimestrale.

Ricavi a  9,37 miliardi di dollari

I ricavi nel periodo gennaio-marzo sono quasi tre volte superiori a quanto previsto dagli analisti, aumentando del 15% rispetto a un anno fa e raggiungendo i 9,37 miliardi di dollari. Gli analisti interpellati da FactSet avevano previsto un utile di 4,52 dollari per azione su un fatturato di 9,27 miliardi di dollari. Le vendite pubblicitarie giocano ancora un piccolo ruolo nelle finanze di Netflix: Brian Pitz, analista di BMO Capital Markets, prevede che quest'anno l'azienda ricaverà circa 1,5 miliardi di dollari dagli spot pubblicitari trasmessi in streaming sul suo servizio, pur prevedendo anni di crescita costante. Secondo Pitz, l'opzione a basso prezzo con pubblicità sta avendo un grande impatto sull'acquisizione e la fidelizzazione degli abbonati, e prevede che 41 milioni di clienti pagheranno per il formato pubblicitario. 

Il calo in Borsa

Nonostante i conti superiori alle attese e un utile netto nel trimestre che ha toccato i 2,33 miliardi di dollari (pari a 5,28 dollari per azione), con un aumento del 79% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, Netflix è scesa sul Nasdaq e ha perso il 4% negli scambi post market della seduta del 18 aprile. Il titolo comunque è salito di circa il 30% da inizio anno, portandosi verso il massimo raggiunto nel 2021. 

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