Israele - Hamas, le notizie di oggi in diretta

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Il movimento islamico palestinese Hamas ha fatto sapere all'inizio di sabato che sta «studiando» una controproposta israeliana per una tregua nei combattimenti a Gaza e il rilascio degli ostaggi. «Oggi Hamas ha ricevuto la risposta ufficiale dell'occupazione sionista alla nostra posizione, consegnata ai mediatori egiziano e del Qatar il 13 aprile. Il movimento studierà questa proposta e presenterà la sua risposta una volta completato lo studio"», ha dichiarato in un comunicato il numero 2 del ramo politico di Hamas per la Striscia di Gaza, Khalil al-Hayya. Hamas ha indicato in una dichiarazione del 13 aprile di aver presentato la sua risposta ai mediatori egiziani e del Qatar su una proposta di tregua con Israele nella Striscia di Gaza, insistendo su un cessate il fuoco permanente. Senza respingere esplicitamente il contenuto del progetto di tregua, Hamas ha ribadito le sue «richieste», vale a dire «un cessate il fuoco permanente», il ritiro dell'esercito israeliano «dall'intera Striscia di Gaza», «il ritorno degli sfollati nelle loro aree e luoghi di residenza», e «l'intensificazione dell'ingresso di aiuti umanitari». Tuttavia Israele è particolarmente contrario a un cessate il fuoco permanente, insistendo invece su una pausa di diverse settimane nei combattimenti per poi effettuare, ad esempio, un'operazione di terra a Rafah, e rifiuta di ritirarsi dall'intero territorio. Questa controproposta, i cui dettagli non sono stati filtrati, viene resa nota mentre una delegazione egiziana è arrivata venerdì in Israele per cercare di rilanciare i negoziati su una tregua a Gaza associata al rilascio degli ostaggi. Una delegazione dell'Egitto, uno dei tre Paesi mediatori con il Qatar e gli Stati Uniti, è in Israele per discutere un «quadro globale per un cessate il fuoco» a Gaza, secondo i media egiziani vicini all'intelligence di Al-Qahera News, che cita un alto funzionario egiziano. Secondo i media israeliani, la delegazione deve cercare di rilanciare i negoziati, fermi da diverse settimane, e invocare un accordo di tregua che preveda il rilascio di «dozzine» di ostaggi detenuti a Gaza.