L’Asse della resistenza attraversa molti confini, cementato dall’opposizione a Israele e all’Occidente, spesso assistito dall’Iran, composto da sciiti e da sunniti ma anche da minoranze allineate su posizioni oltranziste. Alcune entit� hanno una loro autonomia, un’agenda locale. Altre perseguono obiettivi minori e, intanto, si prestano alle scelte di Teheran in nome dell’interesse reciproco. La Repubblica islamica gestisce le organizzazioni con la Divisione Qods, apparato speciale dei pasdaran, strumento militare, politico e di intelligence.[an error occurred while processing this directive]
La galassia dei guerriglieri uniti dall’odio contro Israele e Occidente
Dall’Iraq alla Siria, decine di gruppi semiautonomi e formazioni minori, sia sciiti che sunniti. Tutti rispondono alla regia dell’Iran: gli ayatollah forniscono armi e supporto

Maggio 2023: addestramento di uomini di Hezbollah al confine con Israele (Afp)
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Il blocco maggioritario � quello palestinese, in prima linea nella battaglia per Gaza e in Cisgiordania. Brigate al Qassam di Hamas, Brigate al Quds della Jihad, Brigate al Aqsa del Fatah, Comitati popolari, Mujaheddin o le milizie cresciute nella Cisgiordania, da Jenin a Tulkarem. Presenti anche le sigle storiche, dal Fronte democratico a quello �popolare�. In questo mondo radicale la Jihad Islamica � quella storicamente pi� vicina agli ayatollah, anche se ora � stata sorpassata da Hamas.
Libano e Iraq
In Libano domina l’Hezbollah, movimento con largo seguito. I suoi uomini sono armati con migliaia di missili, ben addestrati, �sparano� ogni giorno. Oppure lasciano fare a �fratelli minori�, come la Jamaa Islamiya e alle cellule di Hamas, scelta per calibrare lo scontro con lo Stato ebraico. Se qualcuno lancia un razzo dal territorio libanese difficile che lo faccia senza avere avuto luce verde.
Grande mobilitazione in Iraq. La miriade di fazioni sciite — con partecipazione per� anche di caldei e sunniti — � pronta alla lotta. I pi� attivi sono i membri della Resistenza islamica, un cartello dietro il quale si nascondono alcune formazioni importanti. L’idea di avere una firma diversa � per poter negare — quando serve — un coinvolgimento. Mossa cosmetica tipica degli iraniani, scontata e vecchia ma non per questo abbandonata. Infatti i dirigenti di Teheran hanno pi� volte sostenuto che sar� la �resistenza� a rispondere al nemico israeliano. Un tentativo di evitare un conflitto diretto con gli Usa o Gerusalemme.
Siria e Yemen
La Siria � la seconda piattaforma di attacco. Sul suo territorio agiscono milizie legate al regime e all’Iran, alcune avrebbero spostato elementi in Libano. Ricordiamo le Brigate al Hussein e al Nujaba, i volontari afghani della Fatamyoun, quelli pachistani della Zanabyoun, i membri del Fronte di Jibril. Possono portare colpi lungo la frontiera, dispongono di installazioni sparse in tutto il Paese, interagiscono con Hezbollah che ha qui una propria retrovia. Uno schieramento autore di attacchi multipli: una novit� l’incursione di droni su Eilat nel sud dello Stato ebraico. Per questo sono frequenti le incursioni aeree israeliane e statunitensi.
Pi� lontani ma non meno pericolosi gli Houthi, la guerriglia yemenita sostenuta dall’Iran. Hanno lanciato missili a lungo raggio e droni contro Israele e ora hanno minacciato di prendere di mira il naviglio avversario in Mar Rosso. La posizione geografica unita all’arsenale li rende una minaccia seria.
15 novembre 2023 (modifica il 15 novembre 2023 | 07:10)
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