Ue, il Ppe dice sì (con freddezza) a von der Leyen candidata al bis

di Francesca Basso

Il 18% dei delegati ha votato contro alla presidente della Commissione

 Ue, il Ppe dice sì (con freddezza) a von der Leyen candidata al bis

La delegazione tedesca si alza in piedi per l’applauso e trascina anche gli altri delegati. Ursula von der Leyen ha pronunciato il suo discorso al centro congressi di Bucarest per ottenere la nomina a �candidato leader� dal congresso del Partito popolare europeo. Gli unici seduti sembrano i Repubblicani francesi, che non possono appoggiare von der Leyen alla guida della Commissione europea per un secondo mandato perch� ha il sostegno del presidente Emmanuel Macron. Ma � una platea fredda. E il voto lo conferma: su 499 votanti, 400 a favore, 89 contrari (pi� dei componenti della delegazione francese, che sono 23) e 10 non validi.

Avevano diritto di voto per l’elezione del candidato leader 737 degli 801 delegati. Per votare si sono registrati in 591 ma alla fine si sono espressi solo in 499. Uno scarto di 238 delegati attribuito dal Ppe a ragioni diverse inclusa la partenza anticipata di alcuni, ma che ha creato un certo imbarazzo nel partito. Anche il risultato finale non � un plebiscito. Il 18% non ha sostenuto von der Leyen. L’ex premier sloveno Janša non � mai stato un fan della presidente. Il resto sono franchi tiratori.

� la prima volta di von der Leyen, perch� cinque anni fa era stata designata alla guida della Commissione dai leader Ue mentre il candidato capolista era Manfred Weber. Ed � Weber che nel suo discorso � andato all’attacco degli avversari: �Il concetto politico di Emmanuel Macron e dei liberali � fallito alla fine. Non � in grado di stabilizzare il centro. I socialisti, Olaf Scholz, hanno persino proclamato un decennio socialdemocratico per l’Europa. Ma � durato meno di qualche mese. Oggi contadini, artigiani e operai sono nelle strade di Berlino, Parigi e Madrid�. Von der Leyen, invece, ha pronunciato un discorso pi� da presidente della Commissione che da leader dei popolari, anche se il richiamo agli �amici del Ppe� � stato continuo. Si � scagliata contro �populisti, nazionalisti e demagoghi�, contro l’AfD e il Rassemblement National: �I nomi possono essere diversi, ma l’obiettivo � lo stesso: vogliono calpestare i nostri valori e distruggere la nostra Europa�. Non ha nominato le altre famiglie politiche, perch� ne avr� bisogno. Anche nella conferenza stampa von der Leyen ha faticato a mettersi il cappello da candidata. E rispondendo a una domanda sull’affidamento a Paesi terzi della gestione delle domande d’asilo e dell’accoglienza dei migranti, a cui fa riferimento il programma del Ppe, von der Leyen ha sottolineato che �tutto quello che � nel manifesto � in pieno rispetto delle leggi internazionali. Il concetto di Paesi terzi � gi� nella legge Ue. Stiamo costruendo su quello che dicono i Trattati�.

Il primo applauso non timido a von der Leyen arriva quando denuncia che �gli amici di Putin stanno cercando di riscrivere la nostra storia�. Ma il �bravo� scatta dalle fila di Cdu e Csu quando dice che �siamo noi, europei, a decidere chi viene in Europa e e non la criminalit� organizzata�. I �bravo� si allargano alla delegazione polacca quando cita Tusk. Applausi calorosi anche quando sottolinea che Orpo ha �guidato la Finlandia nella Nato� e che Metsola ha �guidato abilmente il Parlamento europeo�, quando assicura che �il futuro della nostra industria della tecnologia pulita sar� realizzato qui in Europa� e quando dice che �il Ppe sar� sempre al fianco dei nostri agricoltori�. I temi sono quelli di sempre. �Democrazia, prosperit�, sicurezza: non � possibile averne una senza le altre� � lo slogan finale.

Il vicepremier Tajani, a margine, pensando al prossimo esecutivo ha detto che l’Italia dovr� riavere una �vicepresidenza� e che potrebbe essere interessata all’�industria, agricoltura, difesa e ambiente�, che �serve un commissario competente, che conosca la realt� di Bruxelles�. Alla domanda se sia Fitto, Tajani ha risposto che �farebbe benissimo� ma �non c’� stata nessuna discussione nella maggioranza�.

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7 marzo 2024 (modifica il 7 marzo 2024 | 20:15)

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