Le donne che soffrono di depressione corrono un rischio cardiovascolare più elevato rispetto agli uomini

diCristina Marrone

I cambiamenti ormonali e la gravità dei sintomi depressivi potrebbero essere alla base dei meccanismi che rendono le donne più suscettibili ad eventi cardiovascolari

Le persone che soffrono di depressione affrontano un maggior rischio di malattie cardiovascolari come infarto, ictus, angina.  Stando a una recente ricerca, che conferma le precedenti, il rischio di malattie cardiovascolari è superiore di circa il 72% tra le persone con disturbi depressivi maggiori rispetto ai coetanei sani. È infatti noto che in presenza di un disturbo depressivo si modificano alcune funzioni fisiologiche: aumenta il cortisolo in circolazione, il sistema simpatico è iperattivo e aumenta il rilascio di catecolamine (noradrenalina e serotonina) che inducono tachicardia e alterazioni della frequenza  cardiaca con rischio di aritmie e trombosi.  

Tutte queste conseguenze sarebbero più pressanti per le donne. Un nuovo studio giapponese pubblicato dall'Istituto Americano di Cardiologia conclude infatti che sono più le donne rispetto agli uomini a soffrire di malattie cardiovascolari (e a patirne gli esiti negativi) in seguito a una diagnosi di depressione e gli scienziati hanno provato ad indagare i meccanismi alla base di queste differenze.

Come è stato condotto lo studio

I ricercatori di questo ultimo lavoro hanno valutato l'associazione tra la depressione e sucessivi eventi cardiovascolari con uno studio osservazionale. Sono stati utilizzati i database delle richieste di risarcimento di una compagnia assicurativa e sono stati identificati oltre 4 milioni di partecipanti che soddisfavano i criteri dello studio. L'età media era 44 anni e 2.370986 erano uomini. La depressione è stata diagnosticata prima del controllo sanitario iniziale. Utilizzando protocolli standarizzati i ricercatori hanno raccolto l'indice di massa corporea (BMI), la pressione sanguigna e i valori ematici a digiuno. È quindi stata analizzato il significato statistico delle differenze cliniche tra i partecipoenti con e senza depressione. I modelli indicano che il rapporto tra depressione e malattie cardiovascolari è più elevato fra le donne.

Perché le donne sono più a rischio 

Gli autori dello studio hanno avviato una discussione per indagare i potenziali meccanismi alla base dei motivi per cui la depressione sembra avere un maggiopre impatto sulla salute cardiaca delle donne rispetto agli uomini. Una spiegazione suggerita è che le donne potrebbero manifestare sintomi di depressione più gravi e persistenti rispetto agli uomini e potrebbero avere maggiori possibilità di soffrire di depressione durante periodi critici di cambiamenti ormonali, come possono essere la gravidanza o la menopausa. Inoltre le donne sembrano essere più suscettibili a fattori di rischio tradizionali quando sono depresse, come ad esempio l'ipertensione, il diabete, l'obesità  che possono contribuire allo sviluppo di malattie cardiovascolari.

Perché è importante trattare la depressione

«Il nostro studio ha rilevato che l'impatto delle differenze di sesso sull'associazione tra depressione ed esiti cardiovascolari era coerente» ha commentato  Hidehiro Kaneko, professore assistente dell'Università di Los Angeles e dell'Università di Tokyo, tra gli autori dello studio. «Una migliore comprensione dei meccanismi consentirà agli operatori sanitari di  riconoscere l’importante ruolo della depressione nello sviluppo della malattia cardiovascolare e l'importanza di un approccio globale centrato sul paziente e sulla prevenzione.  Valutare il rischio di malattie cardiovascolari nei pazienti depressi e trattare e prevenire la depressione può portare a una diminuzione dei casi di malattie cardiovascolari». 

Lo studio presenta dei limiti, come sottolineato dagli stessi autori. Non è stata stabilita una causalità diretta tra depressione ed eventi cardiovascolari e non sono stati valutati la durata e la gravità sei sintomi depressivi. Non sono infine stati presi in considerazione i potenziali fattori confondenti che potrebbero influenzare l'associazione tra depressione e malattie cardiovascolari come lo stato socioeconomico o la malattia da Covid.

13 marzo 2024

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