Bonus mamma, la beffa: più Irpef e meno assegno unico, di 80 euro se ne perdono 30

Il taglio dei contributi, previsto dal bonus mamma (che a seconda dei livelli reddito potrà essere del 2,19%, del 3,19% o del 9,19%, nel limite di 250 euro al mese) non si traduce in un aumento della retribuzione netta di pari ammontare. Infatti la diminuzione della trattenuta previdenziale fa aumentare l’imponibile fiscale e di conseguenza l’Irpef da pagare, come evidenzia un’analisi Fisac Cgil. Inoltre all’aumentare del reddito lordo aumenta anche l'Isee, l'indicatore usato per calcolare l'importo dell'assegno unico e di altre agevolazioni. Il rischio è quindi che, a fronte di un esonero parziale o totale dei contributi versati dalla lavoratrice, le famiglie vadano poi incontro a una riduzione di altre misure di sostegno come l’assegno unico.