Allenatori esonerati in serie A: è record in Europa. Chi altro rischia la panchina?

Pi� che panchine girevoli, sono giostre impazzite: ti volti a guardare chi c’� a bordo campo e trovi ogni volta qualcuno di diverso, senza sapere se si tratta di un imbucato o di uno destinato a lasciare il segno. Nel fine settimana di Pasqua debuttano Tudor sulla panchina della Lazio e Colantuono su quella della Salernitana. E salgono cos� a 14 le facce nuove in panchina rispetto alle 20 di partenza: pi� che nella Premier inglese e nella Bundesliga tedesca messe insieme (rispettivamente 5 e 8 cambi) e pi� anche della Spagna, dove per� l’esonero � altrettanto facile (sono gi� 13 nella Liga). Il record dell’anno scorso � gi� stato superato, con un esonero in pi�, ma mancano ancora 9 giornate, con 7 squadre che si giocano la salvezza. Quindi non sarebbe certo una sorpresa se il primato venisse ulteriormente aggiornato.

In B invece si pu� fare meglio, perch� quota 23 toccata l’anno scorso � ancora abbastanza lontana: siamo a 17 cambi, ma qui la situazione � ancora pi� fluida, fra salvezza, playoff e playout. Lavorare cos� � dura, ma la nuova regola introdotta quest’anno per cui un allenatore esonerato pu� tornare in pista nel corso della stessa stagione da una parte tutela i tecnici, dall’altra aumenta il turnover. Quindi, sotto a chi tocca.

�Il grande equilibrio nella lotta salvezza incide senz’altro su certi numeri — osserva Francesco Guidolin — : nessuno � tranquillo e si cercano soluzioni diverse per evitare la retrocessione. La vera anomalia di questa stagione per� � il cambio di allenatore della prima (due volte, ndr) e della seconda classificata dello scorso campionato: bisogna saper gestire anche le vittorie e ripetere quello che ha fatto il Napoli lo scorso anno sarebbe stato impossibile per qualsiasi tecnico. In generale c’� sempre una certa superficialit�: invece di analizzare i problemi, si sceglie la soluzione pi� semplice e immediata�.

I 7 anni e 9 mesi di lavoro di Gasperini all’Atalanta sono un caso pi� unico che raro. Anche se Pioli � al quinto anno al Milan e Allegri, Inzaghi, Italiano e Juric sono tutti al terzo anno di contratto, la durata media di un allenatore di serie A � scesa ancora rispetto ai 12 mesi di due anni fa, che era comunque il peggior dato dei cinque principali campionati in Europa. �Eppure se si ha pazienza i risultati prima o poi arrivano — osserva Guidolin — . Io ho avuto la fortuna di lavorare su progetti lunghi, a Vicenza, a Bologna o a Udine e quando la programmazione � a lungo termine si riesce a fare la differenza. Adesso � il momento proprio del Bologna, che si gioca un posto in Champions�.

Come dimostrano gli esoneri multipli di Napoli, Empoli, Salernitana e anche di Sassuolo e Lazio (con i brevissimi interim di Bigica e Martusciello), la vita dei tecnici � sempre pi� precaria. E anche subentrare porta con s� complicazioni di ogni genere: �L’esonero per� fa sempre parte del gioco e del nostro lavoro, questo bisogna sottolinearlo — dice Guidolin — . Entrare a campionato in corso e in situazioni delicate � chiaramente molto diverso, per� anche se il tempo � poco e servono risultati immediati, se un gruppo � sano si pu� lavorare bene. La famosa scossa psicologica? � importante all’inizio, ma dopo servono valori tecnici e di leadership dentro al campo, senza i quali � durissima fare strada�.

La qualit� del cibo che si trova in dispensa � fondamentale, ma lo chef conta, eccome. La differenza di rendimento di tanti singoli nella Roma fra la gestione Mourinho e quella di De Rossi, fa capire che l’uomo in panchina pesa tanto: con le sue idee, ma anche con la capacit� di portare il gruppo dalla sua parte, per ricavarne il meglio.

Per il processo inverso, ovvero il cambio radicale della squadra sul mercato di gennaio con 15 partenze e 8 arrivi, anche il lavoro di Baroni a Verona dimostra che dare fiducia a un tecnico pu� ripagare: nonostante le tante difficolt�, Baroni all’Hellas e Ranieri al Cagliari sono gli unici tecnici delle ultime 8 ad aver conservato il posto fin qui. Luned� per� si sfidano in una sorta di spareggio. Ben sapendo che la giostra non si ferma mai.

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