Saras, finisce l’era Moratti Il timone passa a Vitol: cessione da 1,7 miliardi
La famiglia Moratti dice addio a Saras affidandone la quota di controllo del 35% a Vitol, il gruppo petrolifero svizzero-olandese che poi lancerà un’offerta pubblica in Piazza Affari sulla restante quota del capitale. Finisce un’era per la società divenuta, nel tempo, la terza realtà italiana del settore petrolifero e una delle maggiori attività industriali del paese, la prima in Sardegna. «Dopo 62 anni dalla sua fondazione avvenuta ad opera di mio padre — ha annunciato ieri il presidente e amministratore delegato Massimo Moratti — con i miei nipoti Angelo e Gabriele ed i miei figli Angelomario e Giovanni, ho ritenuto che la miglior garanzia per il futuro successo della raffineria di Sarroch fosse l’aggregazione con un primario operatore industriale del settore energetico globale, qual è Vitol, dotato di risorse relazionali, finanziarie e manageriali necessarie per competere nell’attuale contesto di mercato internazionale».
Si tratta di un’operazione da 1,7 miliardi, considerata la totalità del capitale, mentre i Moratti incasseranno circa 595 milioni per la cessione della loro quota di maggioranza relativa. «Ritengo che questa operazione sarà positiva per tutti gli azionisti, per le maestranze, per i clienti e tutti gli altri stakeholders, che ringrazio per la fiducia che ci hanno sempre accordato. Oggi Saras è una società solida e profittevole, leader nell’intero bacino del Mediterraneo», ha affermato il presidente Massimo Moratti.
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I termini dell’accordo
L’intesa prevede la cessione del pacchetto custodito dalla famiglia Moratti al prezzo di 1,75 euro per azione, un valore che incorpora un premio del 30% rispetto alla media giornaliera ponderata per i volumi dei 12 mesi precedenti alla data del 6 febbraio.
Al completamento dell’operazione, l’intera partecipazione detenuta dalla Famiglia Moratti in Saras sarà trasferita a Vitol. L’accordo determinerà l’insorgere di un obbligo di promuovere un’offerta pubblica di acquisto obbligatoria sul capitale azionario di Saras, che — si spiega — sarà promossa da Vitol allo stesso prezzo per azione, ovvero al prezzo rettificato in caso di distribuzione di un dividendo prima del completamento dell’operazione». Il percorso prevede la revoca delle azioni Saras dalla quotazione in Piazza Affari.
Ma quali sono i numeri di Saras? Nel 2022 l’azienda ha fatturato 15,8 miliardi di euro, con un totale di 1.576 dipendenti. Tra i suoi impianti è inclusa la più grande raffineria a sito unico nel Mediterraneo nel sito industriale di Sarroch in Sardegna, con una capacità di 300 mila barili/giorno.
La strategia di Vitol
L’acquirente, Vitol, è stata fondata a Rotterdam nel 1966, è presente con circa 40 uffici in tutto il mondo e i ricavi nel 2022 hanno raggiunto i 505 miliardi di dollari. Vitol è presente in tutta la filiera, dal petrolio, alle energie rinnovabili fino allo stoccaggio di Co2. Commercia 7,4 milioni di barili/giorno di petrolio greggio e derivati e conduce circa 6mila trasporti mare l’anno.
Russell Hardy, amministratore delegato di Vitol, ha dichiarato: «Ci impegniamo a portare avanti l’eredità della famiglia Moratti di gestione diligente, operazioni sicure e supporto alla comunità locale e ai dipendenti. Le attività di Saras sono ben complementari al core business di Vitol e questa operazione rafforzerà la sicurezza energetica europea e migliorerà l’approvvigionamento di un impianto chiave nel settore energetico europeo».
Molti gli interrogativi sull’impatto che avrà sul territorio questo passaggio di proprietà. Ma gli acquirenti di Vitol ci tengono a rassicurare le comunità locali. «La nostra ambizione — afferma ancora Russell Hardy — è quella di investire in una forte società italiana nel settore dell’energia, gestita da un management locale autonomo e supportata dall’esperienza e dall’accesso al mercato di Vitol. Apprezziamo l’importanza di Saras in Sardegna, e nel Paese più in generale, e ci impegniamo a portare avanti l’eredità della famiglia Moratti».
La conclusione dell’operazione è subordinata all’ottenimento delle autorizzazioni regolamentari necessarie e in particolare alla normativa italiana sul Golden Power, che riguarda le attività strategiche per il Paese, come l’energia. La famiglia Moratti è stata assistita da BofA Securities e Four Partners Advisory in qualità di advisor finanziari e da Linklaters Milano in qualità di advisor legale. Vitol è assistita da J.P. Morgan in qualità di advisor finanziario esclusivo e da Chiomenti e Weil, Gotshal & Manges in qualità di advisor legali.
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