Biden ingaggia De Niro per un evento elettorale fuori dal tribunale, dentro c'è il processo a Trump. Il divo lo attacca: «Un imbroglione»

diViviana Mazza, corrispondente da New York

L'attore ha prestato la sua voce a un recente spot elettorale contro Trump. Lo scontro tra De Niro e lo staff del tycoon: «Il meglio che Biden riesce a fare è tirare fuori questo attore slavato» 

DALLA NOSTRA CORRISPONDENTE 
NEW YORK - Mentre all’interno del tribunale l’avvocato Todd Blanche è impegnato nell’arringa finale del processo a Donald Trump per i pagamenti a Stormy Daniels, all’esterno la campagna elettorale di Biden ha convocato una conferenza stampa a sorpresa con Robert De Niro

L'attore, che ha prestato la voce a un recente spot elettorale contro Trump, è arrivato indossando una mascherina che ha poi tolto in conferenza stampa, accompagnato da due agenti che erano al Campidoglio quando fu attaccato dai sostenitori di Trump il 6 gennaio 2021, Michael Fanone e Harry Dunn. 

La squadra del presidente finora ha evitato di parlare del processo che coinvolge il suo rivale nelle elezioni di novembre. Alla domanda di un reporter sul perché di questa decisione di indire l'evento davanti al tribunale, un portavoce della campagna di Biden ha risposto: «Perché voi siete tutti qui». 

«Donald Trump non appartiene alla mia città - ha detto DeNiro -. I newyorkesi lo tolleravano da quando era solo un atro sporco immobiliarista imbroglione travestito da pezzo grosso. Un playboy da quattro soldi che mentiva per farsi seguire dai tabloid. Un clown. Ma questo individuo non può guidare il Paese. Non funziona, lo sappiamo tutti».

L’attore ha aggiunto di essersi unito alla campagna elettorale di Biden dopo il mandato di Trump alla Casa Bianca, ha accusato l’ex presidente di aver «comprato i voti con bugie e promesse vuote. È riuscito a farsi applaudire dai più religiosi evangelici, lui un peccatore che si vantava delle sue aggressioni sessuali e che ad appena due isolati da qui una giuria ha condannato per abuso sessuale». E ancora: «Donald Trump non vuole distruggere solo questa città, ma il paese e alla fine il mondo». «La gente pensava di poter controllare Hitler, di poter controllare Mussolini, non è stato così». 

Mentre DeNiro parlava, i sostenitori di Trump all’esterno hanno insultato l’attore («Vaff…», «Ti odiamo», «Sei spazzatura»), dandogli tra l’altro del pedofilo e affermando che i suoi film «non valgono niente», mentre diversi consiglieri di Trump ascoltavano e hanno preso successivamente la parola. 

«La campagna di Biden sta uscendo fuori di testa», ha detto portavoce di Trump Steven Cheung. «Quelli di Biden lo hanno fatto alla fine. Dopo aver detto per mesi che la politica non aveva nulla a che fare con questo processo, si sono presentati e l'hanno fatta con un evento elettorale... e il meglio che riescono a fare è tirare fuori questo attore slavato», ha detto Jason Miller. 

«Dovrebbe dire ai suoi sostenitori i non fare queste cose», ha osservato l’attore riferendosi ai sostenitori di Trump che lo contestavano. «Se Trump entra (alla Casa Bianca ndr), non se ne andrà. Non se ne andrà mai, mai». 

In un video diffuso dai sostenitori di Trump su X, in cui questi accusano gli stessi agenti che accompagnavano DeNiro di essere «traditori» che «hanno mentito sotto giuramento», l'attore risponde: «Traditori? Non so nemmeno come risponderti, amico. Non so nemmeno come risponderti».   

28 maggio 2024 ( modifica il 28 maggio 2024 | 19:09)

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