Gaza, accordo vicino. Tre fasi per cessate il fuoco e ostaggi: “Prima donne e anziani”

TEL AVIV — «L’accordo sugli ostaggi è più vicino che mai ma non imminente». In questo involontario ossimoro pronunciato da John Kirby si perdono e si ritrovano le speranze di 136 famiglie che da quasi quattro mesi attendono il ritorno a casa dei propri cari, tuttora nelle mani di Hamas. Che, nonostante l’impatto devastante dell’invasione delle forze armate israeliane, è ancora in grado di colpire: lo dimostrano gli undici razzi lanciati ieri su Israele e abbattuti dalla difesa aerea.