I partiti nel nuovo Parlamento europeo: chi ha vinto, chi ha perso e le nuove maggioranze possibili
Quali sono i partiti che hanno guadagnato seggi e quelli che ne hanno persi. Le maggioranze possibili all'indomani del voto
Come sarà il nuovo Parlamento europeo? Il Partito Popolare Europeo (PPE) cresce di 10 parlamentari e sarà ancora il primo gruppo (ne fa parte Forza Italia). Socialisti & Democratici, secondo partito (ne fa parte il Pd), ha perso invece 4 seggi. Così come i liberali di Reniew Europe (Azione, +Europa, Italia Viva, che però non hanno superato la soglia di sbarramento) che scendono da 102 a 79 (meno 23). I tre partiti costituiscono, insieme, la cosiddetta «maggioranza Ursula», che ha retto finora il Parlamento e che perde, complessivamente 17 seggi.
La maggioranza risicata
Con gli attuali 400 parlamentari (non più 417), la «maggioranza Ursula» diventa un po' più risicata, visto che la soglia minima per approvare un testo normativo è a 361 (la metà dei 720 parlamentari più uno) e va considerata una percentuale fisiologica di franchi tiratori (10-15%). Per questo motivo potrebbe essere necessario cercare la convergenza di altri gruppi. Dove attingere?
L'avanzata delle destre
Intanto, guardando sia l'emiciclo che gli istogrammi, si può notare l'avanzata delle destre. Della destra estrema di Identità e Democrazia (ID), - di cui fanno parte la Lega e, all'estero, Le Pen e l'FPÖ risultato primo in Austria - che guadagna 9 parlamentari. E della destra populista più moderata di ECR, dei Conservatori e Riformisti Europei, di cui fa parte Fratelli d'Italia, che passa da 69 a 73 parlamentari (più 4).
L'allargamento
La maggioranza Ursula potrebbe rivolgersi proprio a ECR per ottenere un appoggio o ai Verdi (che sono calati da 71 a 53 seggi). In entrambi i casi però vanno superate le resistenze di alcuni componenti della coalizione.