Aleix Espargaro si ritira, lascia la MotoGp alla fine del Motomondiale 2024
È arrivato a ridosso del Gp di Catalogna, dove ha vinto un anno fa, l'annuncio del capitano dell'Aprilia Aleix Espargaro: si toglierà il casco a fine stagione per stare con la famiglia
Trecentoventisei gare dopo ha deciso di appendere il casco al chiodo. Aleix Espargaro l’ha annunciato giovedì 23 maggio, alla vigilia del gran premio di casa (è nato a poche centinaia di metri dal circuito di Montmelò, gli bastava aprire le finestre per sentire il rombo dei motori).
Un momento toccante, alla presenza di tutti i piloti della MotoGp che hanno voluto rendere omaggio al pilota più longevo oggi in corsa. Uno della vecchia guardia, per intendersi, che ha cominciato la sua carriera con i motori a due tempi, prima in 125 e poi in 250. La sua vita da pilota non è stata costellata dai successi, per lungo tempo: Aleix ha vinto la sua prima corsa col passaggio all’Aprilia di cui è diventato la colonna, l’uomo che ne ha guidato lo sviluppo in MotoGp.
La prima vittoria della casa di Noale, da quando è rientrata in top class, è datata come la sua prima vittoria: il Gp d’Argentina del 2022. Durante la conferenza stampa indetta per l’occasione, Aleix era visibilmente commosso, («sono fatto così, mi ha toccato il cuore vedere lì tutti i mie colleghi») e qualcuno tra i suoi colleghi non ha saputo trattenere le lacrime: Jorge Martin, attuale leader del mondiale, lo considera un fratello. «Nel 2013 ero suo fan e lui non mi conosceva ancora, per me è un fratello, quasi un padre — ha raccontato il protagonista di questa prima fase del campionato —. È una delle persone più importanti della mia vita, spesso vado a cena con la sua famiglia, sono felice per lui».
Dopo vent’anni di gare, all’alba dei trentacinque anni, sposato, con due figli che ama moltissimo, Aleix è ancora un pilota veloce (in classifica occupa l’ottava posizione), ma gli anni iniziano a pesargli, le motivazioni calano, il richiamo della famiglia e la voglia di passare più tempo con loro, cresce di pari passo. «Fisicamente mi sento ancora competitivo —ha raccontato trattenendo a stento la commozione —, ma la testa mi dice che devo stare un po' con la famiglia. Grazie ad Aprilia, gli ultimi due anni sono stati un sogno. Una delle ragioni che mi hanno portato a dire stop è che volevo ritirarmi con un buon feeling. Le ultime tre stagioni sono state fantastiche, un sogno».
Parole che hanno smosso chi ha corso corso di fianco a lui, a cominciare da Vinales che ha condiviso con lui l’avventura in Suzuki e che l’ha poi ritrovato in Aprilia. «È stato un piacere averlo come compagno di squadra — ha raccontato Maverick —, uno dei più tosti, e ne ho avuto di nomi grossi in squadra, ma è sempre stato difficile stargli davanti».
L’ha dimostrato ancora una volta, firmando il miglior tempo della prima giornata di prove a Barcellona, segnando anche il nuovo record del tracciato. «Quasi quasi ci ripenso — ha detto scherzando — prima di aggiungere — Sono felice così, adesso penso solo a divertirmi. E comunque ci sono ancora tante gare da qui fine stagione». Vincerne qualcuna sarebbe il massimo per lui.