New York, l’ultimo flop del sindaco Adams: ritirati dopo quattro mesi i poliziotti robot

di Massimo Gaggi

Costati 12mila dollari l’uno, dovevano rivoluzionare il controllo delle strade della metropoli. Il primo cittadino prova a rifarsi con una �novit� nella raccolta dei rifiuti

New York, l’ultimo flop del sindaco Adams: ritirati dopo quattro mesi i poliziotti robot

Adams il giorno della presentazione dei poliziotti robot

NEW YORK — Alle prese con guai di ogni tipo — conti pubblici disastrosi, guerra aperta coi consiglieri comunali del suo stesso partito, accuse di molestie sessuali che emergono da un passato remoto, il sospetto di finanziamenti elettorali illeciti perch� provenienti da uno Stato straniero (Turchia) — il sindaco di New York Eric Adams incassa un altro smacco, stavolta tecnologico: il ritiro da Times Square e dalle stazioni della metropolitana dei poliziotti robot lanciati con grande fanfara appena quattro mesi fa.

Pattugliatori semoventi e occhiuti, robot un po’ obesi (190 chili per un metro e 60 di altezza) che si muovono grazie a quattro piccole ruote, gli androidi, dipinti con la livrea della NYPD, la polizia di New York, erano stati presentati da Adams ai suoi concittadini come un grande affare. Robot che costano 12.500 dollari ciascuno, ma la citt� li aveva presi in leasing per sette mesi da una societ� californiana.

Efficienti e risparmiosi, aveva assicurato il sindaco: �Costano 9 dollari all’ora, meno del salario minimo di qualunque lavoratore. E non chiedono break per mangiare o per andare in bagno�. Ben presto, per�, i cittadini della Mela hanno cominciato a lamentarsi: li hanno giudicati inutili, una distrazione, uno spreco di denaro pubblico. Dovevano avere ragione, visto che i robot sono stati ritirati dopo appena 120 giorni.

Adams ha cercato di far sparire questo fallimento tecnologico dai notiziari tirando fuori dal cilindro il coniglio di un’altra innovazione: nuovi camion dotati di gru per rivoluzionare la raccolta della spazzatura, oggi effettuata a mano dai netturbini che gettano nei camion i sacchi depositati sul marciapiedi dai condomini. Stanno arrivando cassonetti a prova di topo, promette il primo cittadino a un popolo in guerra perenne con milioni di roditori. I giornalisti guardano il video di presentazione: il camion affianca il cassonetto, lo solleva lateralmente con due braccia meccaniche e versa il contenuto al suo interno.

Ma, protestano, � quello che si fa in mezzo mondo da una decina d’anni almeno, da Buenos Aires a Barcellona. E anche nelle citt� italiane come Roma.

Il municipio, impassibile, conferma: � tecnologia italiana, il prototipo del camion di raccolta dei rifiuti � in collaudo a Torino.

L’introduzione del nuovo sistema di raccolta � ancora di l� da venire, ma i newyorchesi gi� mugugnano. Non ce l’hanno con la tecnologia italiana, ma coi cassonetti: si calcola che a Manhattan, ad esempio, il loro dislocamento nelle strade canceller� il 20 per cento dei preziosi e ambitissimi posti-auto lungo i marciapiedi.


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6 febbraio 2024 (modifica il 6 febbraio 2024 | 11:42)

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