Stellantis, sfuma il «sogno» delle city car cinesi a Mirafiori. Le vetture Leapmotor saranno prodotte in Polonia

diChristian Benna

Il gruppo franco-italiano inizierà nel secondo trimestre dell’anno  la produzione di vetture elettriche cinesi  a Thychy. In Italia arrivano altri incentivi all’esodo per i lavoratori 

La società cinese Leapmotor inizierà la produzione di utilitarie elettriche nello stabilimento di Stellantis in Polonia di Thychy,  nell'ambito della joint venture fra i due produttori di auto. È quanto riferiscono a Reuters due fonti vicine all’operazione.

La produzione della vettura Leapmotor T03, una city car elettrica che secondo indiscrezioni avrebbe potuto essere allocata a Mirafiori,  inizierà già nel secondo trimestre di quest'anno attraverso l'utilizzo della cosiddetta tecnica «semi-knocked down», che consiste nel trasformare kit parzialmente assemblati in veicoli finiti, riporta l’agenzia Reuters.
La produzione di vetture e inizierà presso lo stabilimento polacco di Stellantis a Tychy, dove dovrebbe cessare nei prossimi mesi la produzione della «vecchia» 500, destinata agli impianti algerini di Orano. 

La crisi di Mirafiori 

La city car elettrica Leapmotor che va in Polonia è l’ennesima doccia fredda per Torino e l’impianto di Mirafiori, a corto di volumi produttivi e di ordini (con stima per il 2024 sotto le 50 mila auto) e con una prospettiva di ammortizzatori sociali per i lavoratori almeno fine a fine anno. Il ceo di Stellantis  Carlos Tavares aveva preannunciato l’inizio della produzione in Europa delle city car cinesi, frutto di un accordo di jv con Leapmotor. «Se il progetto sarà sostenibile economicamente, potremmo produrle  in Italia», aveva affermato il top manager portoghese che solo settimana scorsa in un’intervista parlava dell’esistenza di un piano di rilancio di Mirafiori. Molti osservatori avevano ipotizzato una linea  proprio a Mirafiori, la fabbrica «a rischio tagli», che non ospita piattaforme Stla, come Cassino o Melfi, in grado di  produrre modelli del gruppo. Quasi azzerata la produzione di Maserati (in linea restano solo Gran Cabrio e Gran Turismo e contratti di solidarietà fino a dicembre),  in rallentamento la linea della Fiat 500e, a Mirafiori come fabbrica di auto resta solo il progetto di assemblare la 500 Bev in versione a benzina (motori ibridi), tra 2027 e 2030. Progetto ancora in fase di approvazione.

Nuovi incentivi all’esodo, la Fiom dice no

Stellantis, venerdì mattina,  ha siglato un accordo quadro, con le organizzazioni sindacali nazionali firmatarie del Contratto collettivo specifico di lavoro (Ccsl), che definisce le modalità di individuazione e i trattamenti economici previsti per i lavoratori interessati alla «risoluzione del proprio rapporto di lavoro perché prossimi alla maturazione dei requisiti per usufruire di un trattamento pensionistico o che intendono intraprendere nuovi percorsi professionali». In arrivo quindi altri incentivi all’esodo dopo quelli dello scorso anno. 

La Fiom Cgil si è subito smarcata, dicendosi non disponibile a firmare con Stellantis «nessun accordo sulle uscite incentivate». Ad annunciare la posizione del sindacato Samuele Lodi, segretario nazionale Fiom-Cgil e Maurizio Oreggia, coordinatore nazionale automotive, al termine di una riunione da remoto ne corso del quale Stellantis
ha comunicato l'intenzione di procedere alla definizione di un accordo sindacale nazionale relativo alle uscite volontarie incentivate.

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22 marzo 2024 ( modifica il 22 marzo 2024 | 15:33)

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