DALLA NOSTRA INVIATA
DES MOINES (Iowa) - Generale Petraeus, la domanda che molti si pongono dopo i raid degli Stati Uniti e dei loro alleati contro gli Houthi in Yemen � se il risultato sar� una riduzione dei loro attacchi contro le navi commerciali nel Mar Rosso oppure sar� l’inizio di un conflitto ancora pi� ampio di quello attuale. Qual � la sua valutazione?
�Penso che sia difficile dirlo in questo momento. Gli Houthi hanno gi� detto che risponderanno, � probabile che vedremo nuovi attacchi da parte loro. Ma non sappiamo ancora l’entit� dei danni inflitti al loro arsenale di missili e droni. I raid (della coalizione Usa, ndr) sono stati significativi: ben pi� di 100 munizioni contro una sessantina di obiettivi in 16 diversi siti. E il danno dev’essere stato considerevole, anche se sospetto che il processo di valutazione dell’impatto delle bombe sia ancora in fase di finalizzazione. Finch� non c’� una valutazione di quanto siano state ridotte le capacit� degli Houthi, non � possibile trarre conclusioni definitive sulla loro possibile risposta. E non c’� bisogno di dire che, se dovessero attaccare di nuovo, possono aspettarsi ulteriori attacchi dalla coalizione a guida americana, che sicuramente ha ora ottime informazioni di intelligence sulle loro basi, sui depositi di stoccaggio, le postazioni di lancio e cos� via�.
Il generale Petraeus: «Se gli Houthi reagiscono vedremo nuovi attacchi»
Per il generale �sono tanti i fronti ad alto rischio, dal Libano alla Siria�. E aggiunge: �La guerra a Gaza durer� molti mesi�

I rischi di escalation aumenteranno ora anche in Libano e sugli altri fronti?
�Penso che i rischi di escalation siano gi� sostanziali, ma dipendono pi� che altro da azioni specifiche e valutazioni in quelle aree anzich� da quello che sta avvenendo nel Mar Rosso. Continuo a dubitare che l’Hezbollah libanese voglia provocare una azione pi� ampia da parte di Israele, dopo il modo in cui � stata martellata nel 2006. Ma il potenziale per l’escalation c’�, come pure in Iraq e in Siria�.
Il generale David Petraeus, 71 anni, ha guidato le forze alleate in Iraq nel 2007-2008 e in Afghanistan nel 2010-2011, e ha diretto la Cia. In una intervista con il Corriere all’indomani del guerra Israele-Hamas, Petraeus sottoline� l’importanza che Israele impari dagli errori americani in Iraq e sviluppi un piano per il dopoguerra, anche perch� il conflitto nella Striscia potrebbe aumentare la pressione sulle milizie legate all’Iran ad agire.
Israele ha un piano per il dopoguerra?
�Per quello che capisco, � ancora in corso di sviluppo. � urgente che venga messo a punto, perch� il piano per il dopoguerra giocher� un ruolo significativo anche sul modo in cui le operazioni vengono condotte�.
Il premier Netanyahu e il suo ministro della Difesa Gallant sembrano avere idee diverse sul ruolo dell’Autorit� Palestinese a Gaza nel dopoguerra, ma entrambi sembrano suggerire che Israele potr� continuare a effettuare raid militari nella Striscia se lo ritiene necessario, senza interferenze esterne. � possibile che una forza multinazionale che include gli Stati Uniti, Stati arabi e forse europei accetti di avere un ruolo a Gaza a tali condizioni?
�Tendo a dubitare che una forza multinazionale si assumer� la responsabilit� della supervisione di Gaza, anche se ci sono vari sforzi per esplorarne la possibilit�, dunque non pu� essere escluso�.
Quanto durer� la guerra a Gaza?
�Molti, molti mesi. Dipender� da quale sar� la riduzione delle forze israeliane che svolgono le operazioni per distruggere Hamas, smantellarne il ramo politico, salvare gli ostaggi. Tutto ci�, in un contesto urbano estremamente difficile e contro un nemico che non indossa uniformi, che usa i civili come scudi umani, che tiene in mano oltre 100 ostaggi e ha centinaia di miglia di tunnel e di strutture sotterranee in aree urbane densamente popolate�.
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13 gennaio 2024 (modifica il 13 gennaio 2024 | 06:59)
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