Londra, accoltellato un giornalista iraniano critico con Teheran. È vivo ma in ospedale

LONDRA - Un giornalista iraniano, conduttore di una rete televisiva indipendente critica verso il regime di Teheran, è stato accoltellato venerdì sera sulla porta di casa nella capitale britannica. Scotland Yard e il servizio di antiterrorismo hanno aperto un'indagine sull'aggressione, ultima di una serie di minacce contro dissidenti iraniani nel Regno Unito.

Il canale di opposizione

La vittima, Pouria Zeraati, 36 anni, è ricoverato in un ospedale di Londra in condizioni definite stabili e al momento non sembra in pericolo di vita. Come presentatore dei tg di Iran International, una tv di opposizione al governo degli ayatollah, il giornalista aveva ampiamente riportato le proteste contro il regime a Teheran e in altre città nel 2022. Dominic Murphy, capo dell'ufficio antiterrorismo della polizia della metropoli, commenta che, pur non essendo ancora chiara la motivazione dell'attacco, negli ultimi anni ci sono state numerose violenze e complotti contro dissidenti iraniani In Inghilterra. Nessuno è ancora stato arrestato per l'accoltellamento, ma le forze dell'ordine hanno aumentato la presenza nella zona e nei pressi della sede di Iran International.

Minacce agli iraniani a Londra

Come riporta la Bbc, nel novembre di due anni fa due giornalisti britannici di origine iraniana furono avvertiti dalla polizia di minacce di morte nei loro confronti. Le autorità fecero erigere barriere di cemento in prossimità della sede della tivù iraniana per proteggerla dal rischio di auto bombe. Allo stesso tempo il ministero della Sicurezza a Teheran dichiarò Iran International un'organizzazione terroristica, accusandola di incitare le proteste e i disordini contro il governo iraniano. Nel febbraio del 2023, come risultato dell'accresciuta minaccia, la rete televisiva chiuse temporaneamente la propria sede londinese e si trasferì a Washington, una decisione motivata con la crescita della minaccia da parte di Teheran. Ma nel settembre scorso ha riaperto gli uffici a Londra.

Dal 2022 a oggi, afferma Scotland Yard, la polizia ha sventato quindici tentativi di rapire o assassinare dissidenti iraniani in Gran Bretagna. Quattro mesi fa un iraniano con passaporto austriaco è stato arrestato a Londra per avere girato video che riprendevano la sede di Iran International e giornalisti della tivù indipendente, in un apparente complotto per preparare un attacco.

La caccia di Teheran

"Il nuovo episodio di violenza contro un reporter di Iran International è altamente preoccupante", dichiara Alicia Kearns, presidente della commissione affari esteri della camera dei Comuni. "L'Iran continua a dare la caccia ovunque a coloro che hanno il coraggio di parlare contro il regime autoritario di Teheran. Il governo britannico e i suoi alleati devono rafforzare le misure per proteggere i dissidenti iraniani che di battono per la democrazia nei nostri Paesi". All'inizio di quest'anno il ministro degli Esteri britannico David Cameron ha annunciato un pacchetto di sanzioni, tra cui divieto di ingresso nel Regno Unito e congelamento di conti bancari, contro alcuni comandanti delle Guardie della Rivoluzione iraniane, il corpo di sicurezza di Teheran, dopo che un'indagine ha rivelato un complotto per uccidere due giornalisti di Iran International a Londra. L'indagine, ha detto Cameron, ha rivelato attività "per mettere a tacere i difensori della libera e della democrazia".