India, frane nello Stato di Kerala: almeno 73 morti e un centinaio di dispersi

Almeno 73 persone sono morte questa mattina, martedì 30 luglio, dopo che forti piogge torrenziali hanno causato diverse frane in India, nello Stato meridionale del Kerala. Si contano almeno 100 feriti e altrettanti dispersi, mentre 250 persone sono state salvate, come ha spiegato il ministro delle Finanze e degli Alloggi dello Stato del Kerala, Krishnankutti Rajan. 

La maggior parte delle vittime erano lavoratori agricoli, occupati nelle tante piantagioni di tè della regione. Il bilancio potrebbe aumentare, così come potrebbe peggiorare ulteriormente la situazione a causa della situazione metereologica che dovrebbe portare ulteriori precipitazioni.

L'esercito indiano ha inviato nella zona più di 200 militari per supportare le attività di ricerca e soccorso, ma le operazioni sono ostacolate dal crollo di uno dei principali ponti del distretto di Wayanad, colpito dal disastro. «La situazione è grave. Il governo ha mobilitato tutte le agenzie per il soccorso», ha dichiarato il ministro delle Foreste dello Stato, A K Saseendran. Il ministro ha spiegato che l'esercito è al lavoro per erigere un ponte provvisorio e ripristinare il collegamento tra le aree colpite dalle frane e la cittadina di Chooralmala.

Il primo ministro Narendra Modi ha dichiarato su X di essere «addolorato» per gli eventi in Kerala e di aver parlato con il primo ministro dello Stato Pinarayi Vijayan, assicurandogli «tutto l'aiuto possibile». «I miei pensieri vanno a tutti coloro che hanno perso i loro cari e le mie preghiere per i feriti», ha aggiunto. Queste frane sono per il Paese il disastro peggiore dal 2018, quando le forti inondazioni causarono quasi 400 vittime.