Come sta Lavezzi: il mistero della droga. I contratti milionari

E sagerato, cos� � Lavezzi. Un calciatore dalle doti tecniche normali ma capace di esaltare le tifoserie, anche quelle rivali. Un ragazzo eccentrico, sul quale l’attenzione � sempre stata altissima. Come l’ansia per le sue attuali condizioni di salute: dipendenza da sostanze o altro? � in clinica per curarsi. Non un campione, ma un uomo che fa simpatia, tenerezza. Al quale � facile perdonare le intemperanze: perch� lui fa quel che sente non quel che si deve. Nel bene e nel male, con sfrontatezza, indolenza. Non sopporta il pettegolezzo ma si espone.

Ai tempi di Napoli riesce a far chiudere un negozio per un pomeriggio intero per comprare dei vestiti a suo figlio Tommi. Smette di giocare a calcio a 34 anni, gira il mondo, si diverte e spende senza remore il suo patrimonio. Oggi � ricoverato in una clinica della salute a Buenos Aires, ed � un declino esagerato: droga, crisi mistiche, alcol. La famiglia smentisce, gli amici si blindano. C’� chi giura di averlo visto e sentito urlare, fino a farsi del male con un paio di forbici. �Come fosse inseguito da qualcuno� ma il fratello spiega: �� caduto da una scala�. Cos’ha Lavezzi, che finisce ricoverato a Punta del Este, in Uruguay, nella stessa struttura dove tante volte era stato anche Maradona? Si � perso, il Pocho. Stritolato da una vita di eccessi. �Pap� sta bene, deve solo curarsi. Basta con le invenzioni�, la parola di suo figlio Tomas irrompe sui social e prova a tutelare l’uomo-bambino che il pap� � diventato, o che forse � sempre stato. Poi un nuovo ricovero. Stavolta � overdose, insistono i media. Tomas pubblica un’altra foto: insieme con i genitori (�questa � la felicit�), Lavezzi appare sorridente ma terribilmente gonfio. Quando nel 2016 passa dal Psg all’Hebei, in Cina, firma un contratto di 24 mesi da 53 milioni di euro. Aveva 30 anni, guadagnava pi� di Ronaldo, pi� di Messi. La fama, il successo, l’apice della carriera e poi il baratro pi� profondo: sembra il compimento della parabola maradoniana. Come Diego, Lavezzi non ha retto alla ricchezza, alla notoriet�. Non ha superato il �tradimento� del suo agente storico (Alejandro Mazzoni, con il quale � in causa per sottrazione indebita di danaro), le delusioni per la fine delle relazioni con Yanina Screpante e Natalia Borges, modella sudamericana.

Il Pocho, calcisticamente � conosciuto cos�, da bambino giocava nelle stradine di Rosario (la citt� argentina che ha dato i natali a lui e a Messi) ed era il Loco, ragazzo pazzerello che faceva fatica a prendersi sul serio. A 12 anni il primo tesserino da professionista, dopo qualche mese la prima pausa di due anni. A 15 torna a giocare, a 17 si ferma di nuovo, e va a fare l’elettricista insieme col fratello. Ci ripensa, l’occasione dell’Italia: la gloria col Napoli, la vetrina Paris Saint Germain, poi l’Hebei in Cina, a 300 chilometri da Pechino. A 34 anni dice basta (�voglio godermi la famiglia�).

Il calcio � il suo impero, che via via sgretola con vacanze da sogno, coltivando gli hobby pi� trendy: la musica, la cucina, l’abbigliamento, i vini. Nel 2019, va in vacanza con la fidanzata Natalia in un’isola dei Caraibi francesi. Arriva il Covid e ci resta due mesi tra comfort extra-lusso , suite e vini pregiati: la quarantena costa al Pocho 25mila euro a notte. Esagerato e, stavolta, a 38 anni, anche molto spaventato. Ci sono Tomi e sua madre Debora, la sua prima donna. Torna alle origini, il Pocho.

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