Anno bisestile, a cosa serve il 29 febbraio e perché si crede porti sfortuna
La singolarità dell’anno bisestile ha contribuito nei secoli ad alimentare una serie di credenze e superstizioni, che vorrebbero che l’anno di 366 giorni sia di per sé un anno sfortunato. Ma il 29 febbraio, il giorno che si aggiunge alla fine del mese più corto, in realtà ha uno scopo ben preciso: rimediare allo scarto di 5 ore, 48 minuti e 46 secondi che esiste tra l’anno civile e quello solare.
A cosa serve il 29 febbraio
Il calendario che utilizziamo è un calendario solare, che segna lo scorrere del tempo seguendo il moto di rivoluzione della Terra intorno al Sole. Ma se il nostro calendario è normalmente di 365 giorni, la Terra impiega precisamente 365 giorni, 5 ore, 48 minuti e 48 secondi per compiere il suo giro intorno al Sole.
Questo tempo in eccesso, se non colmato, alla lunga porterebbe a uno spostamento in avanti delle stagioni. Un problema a cui si era tentato di ovviare già con il calendario giuliano, che far coincidere il calendario con la rivoluzione terrestre aggiungeva un giorno in più ogni quattro anni dopo il 24 febbraio.
Dato che il 24 veniva chiamato ante diem sextum Kalendas Martias, ovvero il sesto giorno prima delle Calende di marzo, il giorno aggiuntivo diventava il bis sextus dies, cioè il sesto giorno ripetuto. Da qui arriva il nome “bisestile”.
Ma il calcolo era imperfetto e ogni 128 anni si perdeva un giorno, che nel XVI secolo divennero 13. A rimediare alla discrepanza è intervenuto nel 1582 il calendario gregoriano, voluto da papa Gregorio XIII, che dopo diversi tentativi da parte di altri religiosi eliminò lo scarto accumulato nei secoli precedenti e stabilì che il 29 febbraio venisse aggiunto solo negli anni divisibili per quattro, ad eccezione di quelli secolari.
Le superstizioni sull’anno bisestile
Intorno all’anno bisestile sono sempre circolate credenze e proverbi popolari. Uno dei più noti è: “Anno bisesto, anno funesto”, che vuole che questo giorno anomalo, che modifica il regolare scorrere del tempo, abbia delle proprietà quasi magiche e negative. Una convinzione che affonda le proprie radici già durante l’impero romano e che è stata alimentata nel tempo da una serie di eventi disastrosi: terremoti come quelli del Friuli del 1976 e dell’Irpinia del 1980. Attentati terroristici sanguinosi come quello di Bologna del 1980, del Rapido 904 del 1984, della stazione madrilena di Atocha nel 2004 e del Lungomare di Nizza nel 2016. E pure le stragi di Capaci e di via d’Amelio, che nel 1992 costarono la vita a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
Al di là della superstizione, di certo è un giorno singolare. La possibilità di nascere il 29 febbraio è una ogni 1461, tanto che solo cinque milioni di persone nel mondo, lo 0,07% della popolazione, festeggiano il compleanno domani.