India, il «culto» di Modi: il premier verso il terzo mandato
L’indice di gradimento del premier nazionalista ind� � al 78% e il suo Bjp ha espugnato alcuni Stati del Partito del Congresso alle ultime regionali. Rahul Gandhi non ha invece guadagnato abbastanza consensi e l’opposizione cerca un leader

Foto Ap di Manish Swarup
Il premier indiano Narendra Modi sembra avviato ad aggiudicarsi il terzo mandato consecutivo, un’impresa riuscita finora soltanto al protagonista dell’indipendenza indiana, Pandit Nehru. A cinque mesi dalle elezioni, il leader del Partito nazionalista ind� (Bjp) viaggia con il vento in poppa, spinto da �successi� nazionali e internazionali che lo presentano come il grande primo ministro modernizzatore che fa avanzare l’India valorizzando le sue �radici�: ad agosto � riuscito a piantare, per primo, la bandiera indiana al polo sud della Luna; a settembre ha condotto con successo il G20 a New Delhi.
E a gennaio caler� il suo asso nella manica: dopo anni di dispute legali e lotte, inaugurer� ad Ayodhya il tempio del dio Rama, sorto sulle macerie di una moschea rasa al suolo nel 1992 da fanatici ind�. Un’inaugurazione che dar� il via alla sua campagna ufficiale per il voto di aprile-maggio, in un Paese dove il nazionalismo ind� del partito al potere ha rimpiazzato come ideologia dominante il secolarismo multireligioso del Partito del Congresso, che ha segnato la nascita dell’India moderna. Non stupisce: la storica formazione � allo sbando.
Il suo leader pi� noto, Rahul Gandhi, dopo la recente Marcia per unire l’India, ha guadagnato consensi, ma non cos� tanti da mettere a rischio Modi che, con un indice di gradimento interno pari al 78%, si � riconfermato il leader di gran lunga pi� popolare al mondo oggi, secondo Morning Consult. Una popolarit� alimentata da culto della personalit� e piglio autoritario, a iniziare dalla stretta su media e giornalisti non allineati.
Che il vento soffi a favore dell’attuale premier si � visto anche nelle ultime elezioni regionali: a novembre il Bjp ha strappato al Partito del Congresso il Rajastan e il Chhattisharg e ha conservato il Madhya Pradesh, mentre il partito dei Gandhi si � aggiudicato soltanto il Telangana, lo stato meridionale che ospita Hyderabad, la quarta citt� pi� popolosa dell’India. Il sostegno al Bjp � garantito nella cintura degli Stati hindi, dove si concentrano i voti che servono per confermare il premier al potere: a trainarlo il suo muscoloso nazionalismo ind�, l’immagine di competenza unita a promesse elettorali con la �garanzia Modi� e la potente organizzazione di un partito che attira oltre il triplo fondi di tutti gli altri gruppi messi insieme.
Le chance del partito del Congresso di poter rivendicare il potere dopo 10 anni di opposizione sono dunque deboli. La coalizione �India� tra l’altro � ancora senza leader: la candidatura di Rahul Gandhi non � gradita agli altri partiti dell’alleanza dopo le batoste da lui subite nel 2014 e nel 2019.
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4 gennaio 2024 (modifica il 4 gennaio 2024 | 16:13)
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