Una figura come quella di Dejan Milojevic , l’assistente serbo di Steve Kerr ai Golden State Warriors morto d’infarto all’et� di 47 anni a Salt Lake City mentre era a tavola con la squadra, a poche ore dalla partita contro gli Utah Jazz (sfida ovviamente rinviata a data da destinarsi), spiega molto bene come il basket della Nba sia diventato sovranazionale e multietnico. Da quando � caduta la barriera tra il basket della Fiba e quello della lega professionistica, grazie alla straordinaria visione di Boris Stankovic e David Stern, si � creato un fenomeno collaterale: l’apertura degli Usa non solo ai giocatori del resto del mondo (la stagione 2023-2024 sta facendo registrare il record degli �International players�: 125 in totale) ma anche al contributo dei tecnici forestieri. A livello di affidamento della conduzione di una squadra c’� stata di sicuro — e c’� ancora — molta esitazione (Igor Kokoskov e David Blatt hanno infranto una barriera storica, che Ettore Messina e Sergio Scariolo hanno provato, senza riuscirci, a scavalcare a loro volta), ma nel sottobosco degli incarichi complementari si � assistito a un crescendo di fiducia. L’area degli allenatori balcanici, che a nostro avviso coniugano almeno tre doti fondamentali, creativit�, coraggio e carisma, � stata una delle miniere pi� ricche e sfruttate.
Chi era Dejan Milojevic, l’assistente di Kerr ai Golden State morto a 47 anni
L’ex giocatore � morto a 47 anni dopo un infarto che lo ha colpito mentre era a cena con la squadra. La sua storia

(Ap)
Chi era Milojevic: maestro di Jokic
Dejan Milojevic ha raccontato proprio questo tipo di storia. Da ragazzo aveva un talento fuori dal comune. E pure una stazza non trascurabile, tant’� che l’avevano soprannominato il �Charles Barkley serbo�. A livello giovanile, in una partita, aveva segnato qualcosa come 141 punti. Ma dopo aver militato nel Partizan Belgrado, nel Valencia e nel Galatasaray, a 31 anni si era ritirato a causa dei numerosi infortuni. Tuttavia il basket non l’aveva certo mollato, anzi, semmai s’era messo a �studiarlo� per mettere a fuoco l’arte della panchina e della conduzione tecnica. La sua esperienza da giocatore l’ha trasferita ai tanti giovani di una �cantera� infinita. Nikola Jokic, campione in carica con i Denver Nuggets nonch� una delle icone della Nba attuale, non ha esitato a dire, nel commentare la triste notizia, che a Milojevic deve �tutto quello che sono�. Ma la lista dei beneficiati della sua opera � davvero lunga. Mescolando la realt� professionistica a quella dell’Eurolega e/o di altri campionati, possiamo citare, tra i tanti altri: Vasilije Micić, Ivica Zubac, Vlatko Čančar, Ognjen Jaramaz, Marko Simonović, Goga Bitadze.
Dal 2021 ai Warriors con Kerr
Nel 2021 i Golden State Warriors gli avevano offerto un contratto: oltre a diventare assistente di Steve Kerr, la sua missione era quella di lavorare al �player development�, lo sviluppo dei giocatori che � un cardine proprio del basket americano, in particolare di quello della Nba. Un malore fatale ha portato via una testa pensante notevole e una persona molto amata, come provano i tweet, i messaggi, le parole spese da tanti giocatori a ricordo di �Deki�. Il suo insegnamento resta sintetizzato in una frase bella ed empatica, contenuta in un’intervista del 2018: �Insegno ai miei giocatori che il basket non � solo un lavoro, ma un gioco da godere. Solo coloro che amano sinceramente il gioco possono affrontare tutte le sfide con grande successo�.
Corriere della Sera � anche su Whatsapp. � sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati.
18 gennaio 2024 (modifica il 18 gennaio 2024 | 22:33)
© RIPRODUZIONE RISERVATA