Tamberi, possibile calcolo renale: rinvia il volo per le Olimpiadi, come sta

diGaia Piccardi, inviata a Parigi

Problemi fisici per l'azzurro, che a Parigi cerca un secondo oro storico nel salto in alto: «Mi ritrovo, a 3 giorni dalla gara per cui ho sacrificato tutto quanto, sdraiato in un letto, impotente, con 38.8 di febbre». 

PARIGI Era stato il mattatore della cerimonia d’inaugurazione di Parigi 2024, e all’entusiasmo – nella festa basculante sui battelli che trasportavano le squadre – aveva immolato la fede, scivolata dalla mano sinistra smagrita nella Senna. Tamberi, il solito Gimbo. Esagerato, esuberante, generosissimo anche nel sventolare il bandierone insieme a Arianna Errigo. E poi era tornato a casa, per continuare gli allenamenti in vista della sua gara allo Stade de France: qualificazioni del salto in alto di cui è campione olimpico il 7 agosto, finale il 9.

Tamberi: «Non può essere vero»

Ma c’è un altro ostacolo da superare per l’uomo che ha messo in pausa la sua vita allo scopo di inseguire il sogno di conquistare un secondo oro consecutivo: sui suoi social, infatti, Tamberi annuncia di essere finito all’ospedale per un problema di calcoli. «Incredibile… Non può essere vero… Ieri ho avvertito una fitta lancinante ad un fianco. Pronto soccorso, Tac, ecografia, analisi del sangue. Probabile calcolo renale».

Un intoppo grave sulla strada dell’Olimpiade del portabandiera dell’Italia, ancora una volta costretto a una disperata rincorsa contro il tempo. «A tre giorni dalla gara per cui ho sacrificato tutto quanto, sono sdraiato a letto, impotente, con 38,8 di febbre». A corredo del post, nel profilo Instagram del campione, foto di Gimbo ridotto in uno stato di magrezza estrema, quasi allarmante, con la mascherina e una flebo nel braccio.

Partenza rinviata

La partenza per Parigi è necessariamente rinviata: il capitano della Nazionale d’atletica era atteso al villaggio oggi, invece arriverà – ci si augura – domani. «Avrei dovuto cominciare il mio percorso verso questo grande sogno invece sono stato consigliato di posticipare il viaggio nella speranza che, con un po’ di riposo, questo incubo finisca» scrive. Poi la preghiera: «Non mi resta che aspettare e pregare. Non mi merito tutto questo, ho fatto di tutto per questa Olimpiade». Che, a questo punto, è davvero appesa a un filo. Ma Gimbo il guerriero non si arrende e promette: «Una cosa sola è certa: non so come ci arriverò, ma io su quella pedana ci salirò e darò l’anima fino all’ultimo salto, qualsiasi sarà la mia condizione. Lo giuro a me stesso».

4 agosto 2024 ( modifica il 4 agosto 2024 | 20:05)

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