Bridge, Federica Brambilla candidata alla presidenza della Federazione
Federica Brambilla, sorella della deputata Maria Vittoria, è la prima donna candidata alla Federazione: «Bisogna cambiare, puntando sull'online. Questo è uno sport che si può praticare da 6 a 90 anni»
Viene descritto come lo «sport della mente», attori leggendari quali Steve McQueen e Paul Newman lo hanno portato al cinema ma in fin dei conti il bridge resta un gioco accessibile a tutti. Basta avere un mazzo di carte, possibilmente anche più visibilità e più tesserati, magari sfruttando le app e le nuove tecnologie: questo l’obiettivo di Federica Brambilla — sette titoli nazionali in carriera — imprenditrice di Lecco, sorella di Michela Vittoria (deputata in carica e già sottosegretaria alla presidenza del Consiglio con delega al Turismo) nonché prima donna candidata alla presidenza della Federazione italiana gioco bridge (Figb), che raccoglie 265 associazioni sportive dilettantistiche (Asd) in tutte le regioni.
Anche la Figb infatti, come le altre federazioni sportive, terrà l’assemblea per l’elezione del nuovo presidente e del nuovo consiglio federale in occasione del quadriennio olimpico 2025-2028. «Chicca» Brambilla è conosciuta e apprezzata nel mondo del bridge per il suo temperamento e il fair-play.
Oggi, a Milano, nel salone del Coni Lombardia, ha presentato la propria candidatura, il programma che intende realizzare e la squadra di consiglieri che la sostengono, all’insegna della discontinuità e del rilancio. «Il bridge – spiega la diretta interessata – è uno sport che si può praticare davvero a qualsiasi età, dai sei anni in su, come dimostra l’esempio di Benito Garozzo, 13 titoli mondiali, che ha giocato nella Nazionale Italiana a novant’anni. Si tratta di uno sport che ha bisogno di essere rivitalizzato e di ottenere maggiore visibilità, per contrastare il calo di tesserati. Purtroppo dal 2015 ad oggi siamo passati da 323 a 265 Asd».
Bridge anche online
Di qui il suo slogan «"Cambiare si deve". Protagonisti del cambiamento, dettagliato in un programma di trenta pagine, dovranno essere le associazioni, sulle quali andrà ridotta la pressione economica, e lo sviluppo dell’online, strumento fondamentale per attirare nuovi praticanti che diventeranno nuovi tesserati e giocheranno al tavolo — ha continuato —. Del resto Cio e Coni già promuovono le versioni virtuali degli sport giocati in presenza».
Il team a supporto di Federica Brambilla e del suo programma è composto da Edoardo D’Avossa, magistrato in pensione e già procuratore federale della Figb; Maria Enrica Camera D’Afflitto Guariglia di Salerno, insegnante di scuola e di bridge; Massimo Penna, istruttore federale e presidente dell’Associazione Circolo Tevere Roma; Fulvio Manno, già direttore generale delle aziende sanitarie di Trapani e Ragusa e presidente dell’associazione sportiva dilettantistica bridge Addaura di Palermo, società Campione d’Europa in carica; Mariassunta D’Alessio, giornalista professionista e vicepresidente del Circolo del Bridge di Latina; Francesco Muzzin, avvocato e bridgista di Monza; Raffaella Greppi di Garlate, dirigente nel settore privato dell’automotive.