Il «prezzo» della Sardegna: Giorgia ed Elly si giocano un pezzo di elezioni europee

di Antonio Polito

Perdere peserebbe nei rapporti con la Lega o dentro il Pd

Il «prezzo» della Sardegna: Giorgia ed Elly si giocano un pezzo di elezioni europee

L a Sardegna non sar� l’Ohio, lo Stato specchio dal punto di vista elettorale dell’America intera (�as Ohio goes, so goes the nation�). Per� da chi vincer� le elezioni regionali la prossima domenica si capir� di sicuro anche come andranno le Europee di primavera. La gara � aperta; alla borsa clandestina dei sondaggi vietati per legge, anche pi� aperta di quanto non sembrasse all’inizio. Ma va anche detto che, a poche ore dal voto e con un elettorato sempre meno fidelizzato e legato da vincoli di appartenenza, i sondaggi sono per lo pi� committenza di partiti in cerca di strumenti di mobilitazione.

Fatto sta che di solito le Regionali mostrano un maggior legame con gli orientamenti politici nazionali di quanto non avvenga nei comuni, dove sostanzialmente si sceglie il sindaco. Se cos� fosse anche stavolta, al centrodestra basterebbe in definitiva sommare i voti delle varie liste che lo compongono. Da quella parte la qualit� del candidato governatore non � poi cos� importante, e la qualit� di Truzzu, un tipo da Atreju che si � anche fatto immortalare con la scritta Trux sul braccio, crasi tra il suo cognome e il Dux, non � considerata elevata.

Mentre l’altro schieramento, che non possiamo n� chiamare centrosinistra e nemmeno �campo largo� perch� in realt� � un’alleanza 5 Stelle-Pd a traino pentastellato, per vincere ha bisogno di moltiplicare i voti delle varie liste intorno alla coalizione e alla sua candidata Todde.

Entrambe le prime donne della politica italiana rischiano perci� molto sull’isola.

Elly Schlein vi si gioca met� segreteria. Ha rifiutato le primarie nel Pd, tradendo il primo comandamento di quel partito, per poter fare l’alleanza con Conte. E ha provocato cos�, o almeno ha giustificato, la scissione di Soru, che � sostenuto adesso anche da Calenda, da Azione e da Rifondazione, e ha una sua base di consenso tradizionale almeno in parti dell’isola. Dovesse perdere anche stavolta pur di insistere sull’alleanza con Conte, la strategia della leader del Pd andrebbe in frantumi. E se questo si ripetesse anche due settimane dopo in Abruzzo, dove si vota ugualmente per le Regionali, arriverebbe alle elezioni europee con il marchio della �perdente�. Al Nazareno gi� si affilano i coltelli.

Ma d’altra parte una sconfitta per il centrodestra, guidato in Sardegna da un Fratello d’Italia, sarebbe un grosso smacco per la premier. Segnerebbe la fine di quella lunga luna di miele con gli elettori di cui Giorgia Meloni sta godendo fin dalle elezioni politiche. E Salvini, che � stato costretto a cederle il candidato governatore e che cerca ogni occasione per sottrarsi all’egemonia di Giorgia, di sicuro gliela farebbe pagare.

Paradossalmente, i due �junior partner� delle coalizioni rischiano invece di meno. Per Conte una sconfitta non sarebbe altro che la conferma del fatto che i Cinque Stelle alle Regionali perdono sempre, perch� il loro habitat preferito � il voto per il Parlamento. Mentre se vincesse potrebbe gridare al miracolo, visto che neanche al suo acme il Movimento � mai riuscito ad avere un governatore.

� del resto tradizione che la Sardegna dia dispiaceri ai leader. Basti ricordare che Walter Veltroni si dimise da segretario del Pd proprio dopo la sconfitta del 2009 sull’isola. Anche quella volta era febbraio. E anche quella volta c’era di mezzo Soru (era lui il candidato governatore del Pd).

Perci� la Sardegna non sar� l’Ohio. Ma di qui bisogna passare, per vincere le Europee.

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20 febbraio 2024 (modifica il 20 febbraio 2024 | 20:47)

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