
Perquisite case di Sgarbi, sequestrato il quadro di Manetti
Sono state perquisite le abitazioni del sottosegretario Vittorio Sgarbi, indagato per riciclaggio di beni culturali dalla procura di Macerata per la vicenda del quadro “La cattura di San Pietro” del pittore Rutilio Manetti, esponente del Seicento senese: il dipinto è stato rubato nel 2013 dal castello di Buriasco in Piemonte, ma nel 2021 sarebbe riapparso in una mostra di Lucca in una versione definita “inedita” di proprietà di Sgarbi.
I pm di Macerata, ai quali il fascicolo è stato trasmesso dato che il sottosegretario alla Cultura ha la sua residenza a San Severino Marche, hanno disposto il sequestro della tela, che ha un valore stimato di diverse centinaia di migliaia di euro. I carabinieri del Nucleo tutela patrimonio hanno perquisito tre abitazioni del critico d'arte, che respinge ogni accusa e che ha consegnato spontaneamente il dipinto. Il quadro sarà sottoposto ora agli accertamenti per quello che viene definito un “atto dovuto”.

Sgarbi, dopo aver ricevuto l’avviso di garanzia, si era difeso con una foto su Facebook nella quale si mostrava seduto su una sedia in un museo, scalzo con accanto un paio di scarpe: “Vogliono farmi le scarpe? Eccole!”, ha scritto. Dice il sottosegretario: “Il quadro originale è il mio, l'altro era una copia mal fatta. Io trovai il vero Manetti nella villa di Viterbo che stavo restaurando e che apparteneva alla cognata di Papa Innocenzo X. Perché mai avrei dovuto esporre un falso?”.