
Mattia Furlani, strepitoso argento nel lungo ai Mondiali indoor. Poi piange e imita Spiderman
Una nuova stella nel mondo dell’atletica. Strepitoso Mattia Furlani ai Mondiali indoor a Glasgow: il saltatore 19enne conquista la medaglia d’argento con la stessa misura (8.22) del campione olimpico di Tokyo e mondiale di Budapest, il greco Miltiadis Tentoglou: a dividerli sul podio solo la seconda miglior misura, che per Furlani è stata di 8.10 mentre Tentoglou è arrivato a 8.19.

L’azzurro sale sul primo grande podio della sua carriera, e subito dopo si commuove pensando alla madre allenatrice Khaty Seck, per poi prodursi in un’imitazione di Miles Morales, uno dei personaggi che si trasformano in Spiderman, e al quale Mattia viene accostato dagli amici per la sua somiglianza. Tentoglou intanto incorona l’astro nascente: “È una bestia, avrebbe potuto battermi”.

Furlani, un duello magnifico
È stato un duello magnifico, in cui non si è percepita la differenza tra chi ha vinto tutto nell’ultimo triennio (anche un argento ai Mondiali di Eugene 2022) e chi è ancora nelle categorie giovanili, oro europeo Under 20 del 2023 e Under 18 2022. I due rivali hanno piazzato subito la miglior misura di 8.22 al primo salto, poi ha il greco ha preso una piccolo margine nel secondo atterrando a 7.94, tre centimetri più di Furlani. Dopo un nullo di Tentoglou, Furlani ha fatto seguire a un 7.86 un 8.10 che l’ha portato in testa. Ma il campione di Tokyo ha reagito subito con un 8.15, poi con un 8.19 conclusivo, al quale Mattia ha risposto prima con un 8.04 per tentare tutto con un ultimo salto finito col suo primo nullo. Tre in un centimetro alla fine: terzo con 8,21 il giamaicano Carey McLeod.
Furlani: "Ringrazio mia madre”
“Incredibile, la mia medaglia in una gara disputata alle 10 di mattina contro il campione olimpico. Tutto questo è un sogno, frutto di tanto lavoro fatto in queste settimane, ringrazio tutti per avermi sostenuto in questo mio percorso, bisogna solo proseguire su questa strada”. Così il lunghista ai microfoni della Rai prima di commuoversi fino alle lacrime. “È dai Mondiali di Budapest che ho acquisito molta esperienza, mi fa molto piacere aver raggiunto un risultato del genere per tutto il lavoro svolto. Ho inseguito tanto questo risultato, averlo raggiunto è un'altra cosa. Ringrazio mia mamma, è stata lei che mi ha fatto raggiungere questo risultato. Ho acquisito una stabilità mentale che in questi mesi si è rinforzata di più. Sono sicuro che le prossime gare mi daranno altra esperienza. Questa medaglia la dedico a chiunque mi ha sostenuto per questo risultato, a me stesso per tutto quello che ci ho messo per arrivare. È la prima tappa di un lungo percorso, bisogna stare piedi a terra perché c'è ancora tanto da lavorare a livello mentale e tecnico, continuiamo così”.
Nato ai Castelli Romani, il padre era un saltatore in alto
Mattia Furlani è nato a Grottaferrata, ai Castelli Romani, si allena a Rieti ed è spesso a Roma dove vive la fidanzata e gioca la Roma di cui è tifoso “malato”. Ha un corpo perfetto per lo sport, leggerissimo nel suo metro e 83 di altezza, in questa stagione ha piazzato quattro prove consecutive sopra gli 8 metri agli Assoluti, compreso l’8.34 che l’ha portato a Glasgow con la miglior prestazione mondiale under 20 e stagionale assoluta, e col il primato italiano indoor strappato dopo 17 anni ad Andrew Howe. Sua madre Khaty Seck, ex velocista, è la sua allenatrice, e dal mondo dello sport viene anche il padre Marcello, altista. Della madre Furlani dice: “Tutte le sere si mette lì a programmare i miei allenamenti, si sveglia alle quattro di mattina per prepararli e dorme il pomeriggio proprio perché la sera è sveglia a lavorarci. Lei è la macchina motrice, quella che porta avanti programmi rivoluzionari”.

Bene anche Dosso, Simonelli e Tecuceanu
Avanzano intanto altri azzurri: bene Zaynab Dosso nei 60 (7.10 in scioltezza, semifinale alle 20.45), Lorenzo Simonelli (nei 60hs corre in 7.61, semifinale alle 20.10), mentre Catalin Tecuceanu si qualifica per la finale degli 800 di domenica alle 22.10.