Non solo la musica, ma la portata rivoluzionaria del suo messaggio di pace e uguaglianza sono al centro di Bob Marley: One Love, biopic dedicato al re del reggae e della musica giamaicana. La figura di Bob Marley viene ricostruita dal regista americano Reinaldo Marcus Green e interpretata dall’attore britannico 38enne Kingsley Ben-Adir.
Per quanto il film racconti il suo mito in maniera piuttosto frammentaria e non particolarmente avvincente, lasciando tanti fatti a malapena accennati, gli ottimi incassi (anche in Italia) testimoniano che l’interesse del pubblico nei suoi confronti � pi� vivo che mai. Sar� che la sua storia � a tutti gli effetti quella di una leggenda, piena di spunti da approfondire.
Bob Marley, la storia nel film One Love: il tentato omicidio, il melanoma, gli 11 figli, il rastafarianesimo e i due oggetti nella tomba
Il biopic Bob Marley: One Love, con protagonista l’attore Kingsley Ben-Adir, ricostruisce la vita del mito del reggae

Bob colpito al petto, Rita si salva grazie ai dreadlocks
Il film inizia a met� degli anni ’70, quando Bob Marley (nome completo Robert Nesta Marley, nato nel 1945) � gi� l’artista pi� importante del suo Paese, in quel periodo dilaniato dalla violenza e dagli scontri fra i seguaci dei due partiti rivali. Il 3 dicembre 1976, due giorni prima del grande concerto �Smile Jamaica� organizzato nel tentativo di distendere la situazione, Marley subisce un tentativo di omicidio: sette uomini armati fanno irruzione nella sua abitazione di Kingston mentre lui sta finendo le prove con i suoi Wailers.
Vengono feriti in quattro: lo stesso Marley, al petto (proprio sotto il cuore) e a un braccio, il suo manager Don Taylor, l’assistente della band Louis Griffiths e la moglie del cantante Rita Marley, ferita alla testa mentre � in macchina nel parcheggio che sta per andarsene. Come mostra il film, miracolosamente il bilancio non � letale, tanto che due giorni dopo Bob e Rita sono gi� sul palco del concerto. Leggenda vuole che i fitti dreadlocks di Rita Marley abbiano contribuito a salvarla, attutendo il colpo del proiettile che per fortuna la prese di striscio, senza entrare nel cranio.

Le ipotesi sull’attentato: il primo ministro e la Cia
Nonostante Bob Marley, con il suo messaggio di pace e uguaglianza, volesse rimanere neutrale, l’evento �Smile Jamaica�, organizzato dal Ministero della cultura poco prima delle elezioni nell’isola, aveva inevitabilmente connotati politici.
Sui mandanti della sparatoria furono dunque fatte varie ipotesi (e i sette assalitori furono processati e condannati). Dall’idea che ci fosse dietro lo stesso partito del primo ministro, intenzionato a trasformare Marley in un martire, a quella, pi� accreditata, che a volerlo morto fosse il partito avversario che vedeva nel cantante un implicito supporter del primo ministro. Stando ad altre ricostruzioni, dietro la mano degli aggressori ci sarebbe stata addirittura la Cia.
L’esilio a Londra e il concerto dei Clash
Dopo il tentato omicidio, Marley si trasfer� a Londra per un lungo periodo e l� registr� l’album �Exodus�. Fu influenzato dalla scena punk inglese, come viene suggerito anche dal biopic che lo mostra tra gli spettatori di un concerto dei Clash. Ma and� davvero a quel concerto? Secondo un lettore del quotidiano britannico Guardian s�: in una lettera al giornale, il lettore racconta di essere stato allo stesso concerto, tenutosi al Music Machine di Camden, e di essersi trovato proprio dietro a Bob Marley.

Nella tomba con il pallone (e la chitarra)
Nel biopic Bob Marley viene spesso chiamato �Skipper�: � uno dei suoi vari soprannomi (un altro era Tuff Gong, da cui poi presero il nome la sua etichetta e il suo studio di registrazione), riferito alla sua natura di leader e comandante, ma anche di abile e appassionato calciatore (nel calcio inglese il capitano � chiamato anche �skipper�). Fu seppellito infatti non solo con la sua chitarra, ma anche con il pallone.
La moglie Rita, gli 11 figli e le relazioni parallele
Bob Marley spos� Rita (nata Alpharita Constantia Anderson) nel 1966 e il loro matrimonio dur� fino alla morte di lui. Rita era nata a Cuba ma i suoi genitori si erano trasferiti in Giamaica quando aveva appena tre mesi e lei e Bob si conoscevano fin da quando erano ragazzini, cresciuti nello stesso quartiere di Kingston (Trenchtown).
Nel film non viene particolarmente enfatizzato, ma Rita ha avuto una carriera di cantante che non � stata solo quella di corista di Bob Marley & The Wailers, ma che era partita gi� prima, con il trio The Soulettes. Il loro matrimonio, si intuisce, non fu privo di complicazioni ed entrambi ebbero varie altre relazioni parallele.
Bob Marley, in totale, ebbe 11 figli �ufficiali� (molti diventati a loro volta musicisti), mentre su altri che rivendicarono la parentela rimane dell’incertezza: quelli avuti con Rita furono tre (tra loro Ziggy Marley, musicista piuttosto noto a sua volta, nonch� tra i produttori del film). Prima di loro, Rita aveva gi� avuto una figlia da una relazione precedente, adottata da Bob, lei e ne ebbe poi un’altra da una relazione extraconiugale, anche lei poi adottata dal cantante. Marley ebbe poi altri sei figli da altrettante donne.

Il melanoma all’alluce e il rastafarianesimo
Bob Marley mor� giovanissimo, a soli 36 anni. Come viene mostrato nel film, nel 1977 il cantante fu colpito da un particolare tipo di melanoma (il melanoma acrale lentigginoso) che gli si manifest� sul piede, sotto l’unghia dell’alluce destro. L’artista inizialmente attribu� la macchia scura a un infortunio calcistico, ma poi la biopsia stabilisce che si trattava di un tumore. Gli venne consigliato di amputare l’alluce, ma Marley prefer� limitarsi a far togliere solo il letto dell’unghia.
La sua religione, il rastafarianesimo, predica l’integrit� fisica e non prevede che si taglino n� i capelli n� alcuna parte del corpo, ma probabilmente il cantante temeva anche che l’amputazione avrebbe compromesso il suo movimento durante le sue esibizioni. Il tumore progred�, andando a intaccare vari organi, ma Bob Marley non smise di fare concerti, finch� nel 1980 la situazione si aggrav�: si sent� male a New York, mentre correva a Central Park e, il 23 settembre, tenne l’ultimo concerto, dopo il quale and� in Germania a iniziare delle cure alternative (che non ebbero successo).
Fu costretto alla fine anche a tagliare i suoi mitici dreadlock, troppo indeboliti dalla malattia. Sul volo di ritorno per la Giamaica, le sue condizioni peggiorarono, tanto che fu effettuato un atterraggio a Miami dove il cantante fu ricoverato e mor� l’11 maggio 1981.
Il primo concerto di sempre a San Siro
Quando gi� Bob Marley era malato, intraprese un tour mondiale che lo port� a suonare, come sognava, anche in Africa (nello Zimbabwe). Ma i fan italiani sapranno sicuramente che il mito del reggae pass� anche dal nostro Paese: tenne un affollatissimo concerto a San Siro, il 27 giugno 1980, e fu la prima volta che lo stadio milanese venne usato per un concerto. Il giorno dopo replic� a Torino, allo stadio Comunale.

Come diventare Bob Marley
Per impersonare Bob Marley, l’attore Kingsley Ben-Adir non ha solo dovuto indossare i suoi iconici dreadlock, ma si � immerso completamente nella sua cultura, facendo un grande lavoro sia a livello musicale (non sapeva cantare, ha ammesso) sia a livello linguistico: l’attore ha fatto pratica con il patois giamaicano (la lingua creola dell’isola, basata sull’inglese) per oltre un anno ed � stato assistito sul set da un team di sette esperti di lingua. Una differenza � rimasta insanabile: Ben-Adir con il suo metro e 87, � molto pi� alto di Bob Marley che con il suo metro e 70 da ragazzino veniva preso in giro, sia per l’altezza sia per le origini miste (il padre era bianco).
Il film Bob Marley - One Love , uscito nelle sale italiane il 22 febbraio, ricostruisce la vita del musicista dalla met� degli anni ’70 alla morte. La regia � Reinaldo Marcus Green (Una famiglia vincente - King Richard e la serie We Own This City). Nel cast, oltre a Ben-Adir, compaiono Lashana Lynch, James Norton, Jesse Cilio e Michael Gandolfini, il figlio di James.
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5 marzo 2024 (modifica il 5 marzo 2024 | 10:21)
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