Iran - Israele, le notizie in diretta |L’Ue: nuove sanzioni contro Teheran. Netanyahu a Baerbock e Cameron: «Faremo tutto quello che è necessario per difenderci»

 |  18 Aprile

Michel: «Condanna per l'attacco all'Iran, evitare escalation»

«L'Unione europea condanna l'attacco dell'Iran contro Israele. È necessario compiere tutti gli sforzi possibili per contribuire a riportare stabilità nella regione ed evitare un'escalation. Invitiamo tutte le parti alla massima moderazione». Lo ha scritto stanotte su X il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, a vertice concluso. Il Consiglio, ha proseguito, «si impegna a collaborare con i partner per porre fine alla crisi a Gaza, anche attraverso un cessate il fuoco immediato, il rilascio incondizionato degli ostaggi, la garanzia di libero accesso agli aiuti umanitari».

 |  18 Aprile

Media: «Dagli Usa ok a un attacco di Israele a Rafah per evitare una risposta su larga scala all'Iran»

Gli Stati Uniti avrebbero deciso di lasciare che Israele attacchi Rafah in cambio di un impegno del governo Netanyahu a non rispondere su larga scala all'Iran innescando un allargamento imprevedibile del conflitto in Medio Oriente. Lo riferisce la stampa israeliana citando quella del Qatar, le cui fonti sono egiziane. «L'amministrazione americana ha mostrato di accettare il piano precedentemente presentato dal governo occupante riguardo all'operazione militare a Rafah, in cambio del rifiuto di effettuare un attacco su larga scala contro l'Iran», ha detto ad Al-Araby Al-Jadeed una fonte anonima. Sarebbero quindi già in corso i preparativi perché l'Egitto possa affrontare i possibili impattoi dell'operazione pianificata vicino ai suoi confini. Secondo il Times of Israel, quattro battaglioni di Hamas sarebbero di stanza a Rafah insieme a oltre un milione di civili che vi si sono rifugiati dopo essere fuggiti dai combattimenti in altre parti della Striscia. Si ritiene che Rafah sia anche il luogo in cui sono nascosti i leader di Hamas, forse insieme agli ostaggi israeliani. Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha più volte affermato di aver approvato i piani per un'operazione a Rafah e più recentemente ha affermato che è stata decisa una data per il lancio, ma finora è stato frenato dagli alleati internazionali e in particolare dagli Stati Uniti.

 |  18 Aprile

Media: «Netanyahu accantonò reazione immediata per Biden»

Il premier Benjamin Netanyahu decise di accantonare i piani di ritorsione immediata preparati contro l'attacco iraniano del fine settimana dopo aver parlato con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden subito dopo il fatto. Lo ha riferito Kan tv secondo cui il governo aveva già approvato una serie di possibili risposte a seconda della portata dell'attacco iraniano da attuare immediatamente dopo il raid di Teheran. «La risposta - ha detto una fonte a Kan tv - non sarà più quella prevista, la sensibilità diplomatica ha avuto la meglio. Ci sarà una reazione, ma sembra che sarà diversa da quanto previsto».

 |  18 Aprile

«Usa concordi su Rafah in cambio attacco limitato a Iran»

Una fonte egiziana ha detto al giornale arabo di base a Londra `Al-Araby Al-Jadeed´ che gli Usa hanno concordato con il piano per un'azione militare a Rafah in cambio di un attacco limitato all'Iran. Lo ha riferito Haaretz, ma al momento non ci sono conferme in Israele.

 |  18 Aprile

Fonte Usa: «Improbabile attacco fino a fine Pasqua ebraica»

È improbabile che Israele attacchi l'Iran prima della fine della Pasqua ebraica che comincia lunedì 22 aprile e termina il 29. Lo ha detto una fonte Usa all'emittente Abc, ripresa dai media israeliani. La stessa fonte ha tuttavia aggiunto che «tutto può sempre cambiare». Poi ha sottolineato che i comandanti dei Pasdaran e l'altra leadership iraniana sono ancora in una situazione di allarme elevato, con alcuni nascosti in case sicure e strutture sotterranee.

 |  18 Aprile

Israele sceglie gli obiettivi del contrattacco. Gallant: «L'Iran ha mani sporche di sangue, le taglieremo ovunque»

(Davide Frattini) Le cortesie diplomatiche impongono a Benjamin Netanyahu di ascoltare quello che David Cameron e Annalena Baerbock sono venuti a dirgli da Londra e da Berlino.

«Gli israeliani stanno prendendo la decisione di attaccare», commenta il ministro degli Esteri britannico. «Spero lo facciano in modo furbo e così da non allargare il conflitto». Mentre la ministra tedesca ricorda «che Israele ha già dimostrato forza con la sua vittoria difensiva, adesso ci vuole una moderazione prudente che è forza». 

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 |  18 Aprile

Netanyahu: «Israele si riserva diritto autodifesa dopo attacco Iran»

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha incontrato i ministri degli Esteri tedesco Annalena Baerbock e britannico David Cameron in visita a Gerusalemme e ha ribadito che Israele si riserva il diritto all'autodifesa in seguito all'attacco missilistico e di droni iraniani. «Voglio che sia chiaro, prenderemo le nostre decisioni e lo Stato di Israele farà tutto il necessario per difendersi», ha affermato. Netanyahu ha ringraziato i ministri per il loro sostegno «senza precedenti» nella difesa dall'attacco di Teheran, si legge in una nota su X del suo ufficio. Li ha inoltre informati sulla portata degli aiuti umanitari che entrano a Gaza, si legge nella dichiarazione, e ha respinto completamente le affermazioni delle organizzazioni internazionali secondo cui a Gaza si soffra la fame.

 |  18 Aprile

L’Ue: «Nuove sanzioni contro l’Iran»

«Sul Medio Oriente abbiamo avuto un dibattito approfondito. Abbiamo concordato una posizione comune con diversi punti. Il primo: una condanna dell’attacco contro l’Iran, abbiamo deciso di adottare sanzioni contro l’Iran. Vogliamo fare tutto il possibile per proteggere i civili, ogni vita civile conta. Chiediamo il rilascio incondizionato di tutti gli ostaggi e chiediamo un immediato cessate il fuoco. E vogliamo che vi sia accesso umanitario per le persone in stato di bisogno a Gaza. Sosteniamo la soluzione a due Stati». Lo ha dichiarato il presidente del Cosiglio europeo, Charles Michel, in un punto stampa al termine del vertice Ue. «L’idea delle sanzioni è colpire le aziende necessarie per droni e missili», ha spiegato.