NAPOLI Francesco Calzona, detto �Ciccio�, non � pi� l’uomo in tuta che �ruba� le idee a Sarri e a Spalletti, i suoi ex tutor. Oggi � un tecnico consapevole, rigoroso ed essenziale, nell’approccio e anche nello stile. All’alba dei 55 anni torna a Napoli, la squadra che non ha mai scordato, e lo fa, per la prima volta in carriera, da numero primo. Non spaventato dalla solitudine che il ruolo comporta: �Da oggi si resetta tutto�.
Calzona, come cambia il Napoli. Gli obiettivi di De Laurentiis
Poche ma fondamentali nozioni, un metodo di gioco e l'acquisizione di un'identit�. L’asticella � alta: i quarti di Champions, il Mondiale per club 2025

(Ansa)
Conosce quasi tutti i giocatori della rosa, ha soltanto due allenamenti a disposizione prima di vivere una notte, quella col Barcellona in Champions, che diventa l’incipit dell’instant book che deve scrivere in soli tre mesi. Domenica scorsa � stato contattato (�per la prima volta�, dice) da De Laurentiis per sostituire Mazzarri, ci ha messo un secondo a dire s�, ma l’operazione � riuscita perch� la Federazione slovacca (� lui il c.t. che guider� la Nazionale agli Europei) gli ha concesso il doppio incarico. Ringrazia cos� il presidente Kovacic: �Se non fosse per lui non sarei qui�, premette. Ha fretta, Calzona. Non si perde in troppi preamboli. Va dritto al cuore del problema, la crisi profonda del Napoli, sviscerato in campo ieri mattina: parla poco e dirige tantissimo. Poche ma fondamentali nozioni, il suo non vuole essere un metodo di gioco e basta (il 4-3-3 che la squadra per caratteristiche dovrebbe conoscere alla perfezione) ma l’acquisizione di una identit�, che questo gruppo ha smarrito. Ed � sincero, soprattutto con i giocatori: �Se non riuscir� ad imprimere questa svolta avr� fallito, io ma anche voi�.
Calzona qualche parola in pi� la scambia con i due gioiellini, tirati a lucido per l’occasione. Osimhen e Kvara: il nigeriano ha finalmente smaltito fuso e fatiche della Coppa d’Africa ed � pronto; il fantasista georgiano, l’unico in forma smagliante nelle ultime uscite con Mazzarri, ha fame di gol. Il tandem delle fortune del Napoli spallettiano (bottino povero finora con 14 reti in due) si ricompone a distanza di due mesi, e se per il tecnico esonerato rappresenta il rimpianto pi� grande, per il nuovo arrivato � l’occasione per sperare in un debutto felice. Il numero primo Calzona si immerge nella sua prima notte Champions, ascolta i consigli di De Laurentiis ma intende ragionare con la propria testa per raggiungere gli obiettivi presidenziali: �Pi� avanti possibile in Champions e rincorsa al 4� posto�. Intanto, ha riportato il sorriso sui volti dei giocatori. Sfrutta da subito la sua chance, il calabrese di Vibo Valentia che ha il cuore per met� slovacco e si professa uomo libero e convinto. Lo ha chiarito alla squadra durante la riunione del pomeriggio. �Sono sicuro che il Napoli sia una squadra forte — ha ribadito — ma deve ricominciare a divertirsi�.
Un allenatore capace di rispondere a 23 domande in 34 minuti, ha gi� il merito della sintesi. Gli tocca trovare la quadra, e non ha tempo: �Dobbiamo accelerare�. Sarri e Spalletti sono i suoi padrini (�non li ho sentiti, tutto si � svolto in fretta e sono riuscito a parlare soltanto con i miei familiari�), Osimhen e Kvara le sue nuove scommesse. A capitan Di Lorenzo tocca il mea culpa: �Cambiare tre allenatori � una sconfitta, ho sentito Mazzarri per ringraziarlo, ma adesso non esistono pi� scusanti�. Calzona ha l’adrenalina da debutto (�percorrevo la tangenziale per andare al campo e gi� l’avvertivo�, e si lascia andare). L’asticella � alta: i quarti di Champions, il Mondiale per club 2025, il super montepremi che gli ha chiesto De Laurentiis. La notte del Maradona non mette ansia. Il reset � gi� attivato, va dritto: �Giocherei adesso�.
Corriere della Sera � anche su Whatsapp. � sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati.
21 febbraio 2024 (modifica il 21 febbraio 2024 | 07:20)
© RIPRODUZIONE RISERVATA