Borse 29 gennaio | Europa fiacca: occhi su Fed e big tech, a Milano giù Finecobank

Borse 29 gennaio | Europa fiacca: occhi su Fed e big tech, a Milano giù Finecobank Borse 29 gennaio | Europa fiacca: occhi su Fed e big tech, a Milano giù Finecobank

Le Borse europee chiudono con una performance fiacca la prima sessione di una settimana che avrà nelle riunioni della Federal Reserve e della Banca d’Inghilterra e nelle trimestrali dei grandi gruppi tecnologici (Microsoft, Alphabet, Apple, Amazon e Meta) i passaggi più attesi e delicati. Dopo aver riportato lo Stoxx600 ai massimi da due anni nell’ultima ottava, i principali indici azionari hanno chiuso poco distanti dalla parità mentre Milano e Madrid hanno maggiormente sofferto le vendite settoriali su banche, servizi finanziari e telecomunicazioni.

Piazza Affari

Il Ftse Mib ha ceduto lo 0,48%. Male innanzi tutto Finecobank (-4,3%), complice un report di JpMorgan che teme un aumento dei costi sui depositi negli ultimi mesi del 2023, e Tim (-2,5%), per la quale l’attenzione degli operatori riguarda l’offerta di Kkr-Mef per Sparkle e la lista del cda per il rinnovo del board in primavera. Debole anche Poste Italiane (-2,5%) dopo le ultime sedute positive che hanno accompagnato l’avvio da parte del governo Meloni della procedura formale per poter procedere alla vendita di una parte della partecipazione pubblica nel capitale del gruppo. In evidenza invece Iveco (+1,5%) e i petroliferi (+1% Eni), anche se il greggio si è via viva indebolito nel corso della giornata., qui l’andamento del listino.

Spread

Chiusura di seduta in calo a 150 punti base per lo spread tra Btp e Bund tedesco, con il rendimento del decennale italiano in calo di 9 punti sul mercato secondario al 3,73%. Il rendimento del Bund è in flessione di 6 punti al 2,23%. Il rendimento dei Bonos spagnoli è in calo di 7 punti base al 3,12% e quello dei decennali della Grecia di 8 punti al 3,21%. Venerdì la seduta si è chiusa con il differenziale Btp-Bund stabile a 152 punti base, qui l’andamento dello spread in tempo reale.

Energia e valute

Sul mercato valutario, il cambio tra euro e dollaro è scivolato anche sotto quota 1,08 (1,0806 alla chiusura dei mercati europei dagli 1,0844 di venerdì sera). Si tratta dei minimi da metà dicembre. Dollaro/yen a 147,7 (da 148,81), euro/yen a 159,60 (da 160,1). Petrolio in calo di oltre un punto percentuale con il contratto di riferimento del Brent scambiato a 82,5 dollari al barile e quello del Wti a 76,9 dollari al barile. Prezzo del gas naturale in rialzo di quasi un punto percentuale ad Amsterdam a 28,3 euro al megawattora.

Borse asiatiche

Chiusura mista per le Borse asiatiche dopo che un tribunale ha ordinato la liquidazione di Evergrande. Tutti i listini sono in rosso ma vanno controcorrente Tokyo che ha chiuso in rialzo dello 0,84% così come Hong Kong. Cedono invece Shanghai con il -0,92%, l’indice SZSE in maniera più consistente e cioè del 2,06%. Taiwan lascia sul terreno lo 0,04% mentre il coreano Kospi reagisce bene avanzando dello 0,89%.

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