Mes, Conte chiede il giurì d’onore: “Meloni ha mentito in Aula”. Schlein federatrice? “Sì ma delle correnti del Pd”
"Ho appena consegnato al presidente Fontana una richiesta di istituire un giurì d'onore" per "accertare le menzogne denigratorie del presidente del Consiglio Giorgia Meloni" in Aula sul Mes. Giuseppe Conte torna alla carica , questa volta in conferenza stampa, dopo essere stato accusato dalla premier mercoledì scorso sulla rafitica del Mes: “L’ha fatta il governo Conte, l’ha fatta senza mandato parlamentare e un giorno dopo essersi dimesso, quando era in carica solo per gli affari correnti”, le parole di Meloni nelle comunicazioni ai due rami del Parlamento sul Consiglio europeo. Ma di queste tre affermazioni è emerso poi che solo la prima è vera.
L’accusa di Meloni a Conte
Fu il Parlamento a delegare il governo Conte ad andare avanti sul Mes. Accadde il 9 dicembre 2020, con una risoluzione che impegnava l’esecutivo "a finalizzare l’accordo politico raggiunto all’Eurogruppo e all’ordine del giorno dell’Eurosummit sulla riforma del trattato del Mes”. È da questo voto che deriva la sottoscrizione autorizzata via fax da Luigi Di Maio. Non un impegno “preso con il favore delle tenebre”, come ha detto martedì sera sempre Meloni a Montecitorio.
Conte e la richiesta di istituire un giurì d'onore
All’accusa Conte ha risposto con un video pubblicato sui suoi profili social e ora con la richiesta di un giurì d’onore, dopo “aver avvertito Fontana e il presidente Mattarella”, dice il presidente del M5S. E Di Maio ha risposto con un contro-fax che smonta la ricostruzione di Meloni.Adesso Conte torna alla carica. "Ho chiuesto di istituire un giurì d'onore e una commissione deputata ad accettare le menzogne denigratorie e la dolosa condotta di Giorgia Meloni che ha leso l'onore di un singolo deputato, l'intero mio gruppo, ha danneggiato e danneggia l'Italia e umilia il Parlamento. Non lo possiamo accettare ed è un precedente che non può essere derubricato come dialettica politica, sventolando un foglio che esso stesso smentisce il dichiarante", spiega Conte.
Schlein federatrice
Sul tema Schlein federatrice del centrosinistra dopo l’endorsement di peso arrivato da Romano Prodi, Conte ci va giù pesante. "Mi auguro che lo sia, perché il Pd ha bisogno di fare chiarezza al proprio interno dei vari passaggi. Noi non abbiamo bisogno di nessun federatore. Mi piacerebbe che il Pd possa, federando tutte le correnti, far chiarezza sulla questione morale. Non ho ancora visto una posizione chiara sulla questione morale, e mi aspetto che si chiariscano i contorni della transizione ecologica, che si chiariscano le posizioni sulla visione non solo europea ma estera", commenta durante una conferenza stampa.