Cristiano Ronaldo e l’ex compagno Fabio Paim che vuole un suo Pallone d’Oro: «Ma chi è questo?»

Era il 2003 quando un 18enne Cristiano Ronaldo, parlando dell’allora compagno di squadra allo Sporting Lisbona, Fabio Paim, di tre anni pi� giovane, diceva �Credete davvero che io sia bravo? Allora vedete giocare lui e ne riparliamo�. In realt� la storia � andata un po’ diversamente: CR7 � infatti diventato uno dei calciatori pi� forti di tutti i tempi, mentre l’ex compagno si � perso per strada, finendo anche in carcere nel 2019 per possesso di droga (venne sorpreso con 5 grammi di cocaina e fu accusato di traffico di stupefacenti, prima di essere assolto).

Ma per Paim il campione dell'Al Nassr resta il suo chiodo fisso, al punto che non perde occasione per ribadire che, fra i due, il pi� forte � sempre stato lui e che se avesse avuto anche solo la met� del cervello di Ronaldo, sarebbe stato al suo livello e a quello di Messi. Ed � talmente convinto della sua superiorit� calcistica da sostenere di meritare almeno uno dei cinque palloni d’Oro vinti da CR7 in carriera. �Cristiano Ronaldo dovrebbe regalarmi uno dei suoi Palloni d'Oro – ha detto Paim al podcast “PT Clipes” – Sono andato allo Sporting a sette anni, sono cresciuto l�. Sono stati anni di gloria, nei quali ho vinto tutto quello che ho potuto. Non sono arrivato dove potevo arrivare, ma ho segnato una generazione, se la gente non dimentica � perch� io l’ho segnata. Se avessi avuto met� della testa di Cristiano, non sarebbero stati lui e Messi. Sarei stato io, lui e Messi e forse lui non avrebbe vinto i Palloni d'Oro che ha vinto. Forse uno di quelli sarebbe mio�.

Va bene tutto, ma sui Palloni d’Oro non si scherza. Ecco perch� la sparata dell’ex compagno non poteva restare impunita. �Ma che cavolo, chi � questo tizio?�, ha scritto infatti CR7 in tono sprezzante, a commento del video di Paim, aggiungendo una serie di faccine con gli occhi sbarrati per meglio rendere il concetto. Della serie, caro il mio Paim per un po’ ho sopportato le tue spacconate e sono stato zitto, ma adesso falla finita.

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