L’Iran stretto tra conflitto strisciante con Israele e la minaccia dei gruppi armati

di Guido Olimpio

I separatisti baluchi hanno lanciato una serie di attacchi coordinati nel sud est del Paese per protestare contro i progetti di collaborazione con Cina, India e Russia. E non va sottovalutato il pericolo Isis

L’Iran stretto tra conflitto strisciante con Israele e la minaccia dei gruppi armati

Due fronti per l’Iran: il conflitto strisciante con Israele e la minaccia interna dei gruppi armati. Linee parallele che, in una fase di grande tensione, possono incrociarsi o sovrapporsi.

Gli attacchi dei separatisti baluchi nel Sud Est: �Perdite pesanti�

Il 4 aprile i separatisti baluchi di Jaysh al Adl hanno lanciato una serie di attacchi coordinati nel sud est del Paese. Prese di mira caserme, check point, installazioni in punti diversi, con colpi profondi a Rask e Chahabar. Nell’assalto – secondo la fazione – sono stati coinvolti quasi 190 combattenti, alcuni raggruppati in una speciale unit�. Segnalate perdite pesanti tra le forze di sicurezza iraniane mentre Teheran ha diffuso ricostruzioni dove ha affermato di aver sconfitto gli avversari.

Perch� i baluchi colpiscono?

Nello spiegare l’azione Jaysh ha sottolineato come la strategia del movimento sia rivolta contro i governativi e i diversi progetti di collaborazione che coinvolgono Cina, Russia e India. Un target speculare a quello dei baluchi che agiscono sul versante pachistano, anche loro ostili alla presenza economica di potenze straniere. Per questo i ribelli hanno inserito tra i loro bersagli Chahabar, localit� che ospita un porto strategico, con molti interessi internazionali. Non solo. In questa zona i pasdaran dispongono di una base impiegata per lanciare droni a lungo raggio: gli Usa hanno sospettato che sia stata impiegata contro naviglio nell’Oceano Indiano.

L’altra motivazione degli insorti � legata alla repressione attuata dal regime nella regione. Arresti, violenze, uccisioni, compresa quella di una ragazza ventenne deceduta in un posto di polizia. A loro volta i guerriglieri hanno condotto una campagna di imboscate e incursioni ai danni dei guardiani della rivoluzione e di altri apparati.

L’�avvertimento� dell’Iran

Inevitabile la saldatura tra questioni etniche, spinte politiche e Grande Gioco internazionale con la Repubblica islamica protagonista su molti scacchieri con ruolo diretto o attraverso le milizie sciite. Infatti, come altre volte, Teheran ha dipinto gli avversari come strumenti di Paesi ostili, in particolare Israele, sospettato di avere buoni ganci tra le file dell’opposizione. Legami utilizzati per eliminare figure importanti.

Il 16 gennaio gli iraniani hanno condotto un raid missilistico contro una struttura di Jaysh in Pakistan, strike che ha provocato vittime civili ed ha avuto un doppio significato. Gli ayatollah hanno dimostrato la loro capacit� bellica – riprodotta anche contro i curdi iraniani a Erbil – in risposta ad attentati, inoltre hanno trasmesso un segnale di monito.

La variabile Isis

Da seguire poi l’attivit� dello Stato Islamico. La sicurezza ha annunciato l’arresto di alcuni militanti del Califfato che progettavano una missione nella citt� santa di Qom. Forse una ripetizione di quanto avvenuto a gennaio con la strage nel mausoleo di Kherman dedicato al generale Qasem Soleimani.


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5 aprile 2024 (modifica il 5 aprile 2024 | 13:04)

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