Europee, i risultati delle elezioni in Italia in diretta | Exit poll alle 23, affluenza alle 19 oltre il 40%

(Adriana Logroscino) Quali sono gli obiettivi dei partiti italiani, nelle elezioni europee di questa sera?

Fdi: Giorgia Meloni che traina Fratelli d’Italia in tutte e cinque le circoscrizioni, ha come obiettivo minimo non scendere sotto il 26% del 2022. «Con 26 sto», ha risposto la premier nella sua intervista al Corriere qualche giorno fa. Ma la candidatura diretta è innegabilmente una verifica non solo della tenuta ma dell’eventuale crescita del suo consenso personale, in assoluto, dopo 18 mesi di governo, e in relazione ai suoi alleati: il risultato degli junior partners non è ininfluente per la presidente del Consiglio nell’ottica dei rapporti di forza dentro il governo.

Forza Italia e Lega: attestatisi rispettivamente all’8,1 e all’8,8% alle Politiche, sono in chiara competizione per il secondo posto. Gli Azzurri di Antonio Tajani dovrebbero avvantaggiarsi dell’asse con Noi moderati, simbolo che nel 2022 raccolse lo 0,9% e ora è in un’unica lista con FI. Matteo Salvini — che dopo l’exploit leghista alle Europee del 2019 con il 34,3%, alle Politiche di due anni fa è sceso sotto il 9% — non può mollare, pena il sopravvento della fronda interna.

Pd: Elly Schlein è alla sua prima vera sfida elettorale. Capolista del Pd in due circoscrizioni su cinque, allontanerebbe ogni timore se mai raggiungesse il 22,7% di cinque anni fa, considerando le due miniscissioni di Renzi e Calenda che i dem hanno subito al centro. La soglia psicologica però è un risultato migliore di quello delle Politiche (19%): una percentuale che inizi per 2.

Movimento 5 Stelle: Giuseppe Conte, che come Salvini non si è candidato personalmente, dipende molto dall’affluenza al Sud, dove il M5S ha il suo fortino elettorale e dove cinque anni fa era primo partito: eguagliare il 17,1% del 2019 sarebbe un trionfo, restare intorno al 15 delle Politiche e non farsi staccare troppo da Schlein, l’obiettivo minimo per l’ex premier che non vorrebbe rinunciare a guidare l’eventuale campo largo in futuro.

Renzi, Bonino, Calenda: Lottano per raggiungere la soglia di sbarramento del 4% i centristi che però sono in competizione tra loro: avvantaggiato Matteo Renzi alleato con Emma Bonino nella lista Stati Uniti d’Europa, all’inseguimento con test di autosufficienza, dopo aver rotto le trattative di intesa, Carlo Calenda e la sua Azione.

AVS, Santoro, De Luca, Bandecchi: Stesso obiettivo – superare la soglia di sbarramento al 4% - per Verdi e Sinistra che da un lato possono contare su candidature di sicuro richiamo, come Ilaria Salis, ma dall’altro scontano la concorrenza a sinistra di Michele Santoro e la sua Pace, terra, dignità. L’asticella del 4% è la sfida anche per l’antisistema Cateno De Luca (Libertà) e per un altro sindaco, Stefano Bandecchi (Alternativa popolare).