Israele - Hamas, le news di oggi. Media: Hamas è pronto a riprendere i colloqui per il rilascio degli ostaggi

La leadership di Hamas spaccata sul futuro di Gaza e Cisgiordania

Yahya Sinwar è irremovibile: in cambio degli ostaggi, o di una tregua, chiede il rilascio di Marwan Barghouti. Il più noto dei prigionieri. E il più amato. L’uomo che i palestinesi più vogliono riavere, è quello però che Fatah e Hamas più vogliono evitare. Proprio perché è saldamente in testa a ogni sondaggio. E spazzerebbe via tutti. I sondaggi lo danno al 47% in un eventuale elezione presidenziale. (Continua a leggere)

In Israele cresce il fronte anti-Iran. L’opposizione: “Attaccate”

Le sirene che avvisano di un attacco in corso non hanno smesso di suonare un attimo ieri nel Nord di Israele: il segno che il secondo fronte della guerra in cui dal 7 di ottobre lo Stato ebraico è impegnato è sempre più caldo. Anche ieri le Forze armate hanno colpito obiettivi in Libano, andando più in profondità che nei giorni precedenti e facendo crescere ulteriormente il livello di allarme nella comunità internazionale sui rischi dell’allargamento della guerra. (Continua a leggere)

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Onu, 81 i camion di aiuti umanitari entrati ieri

Ottantuno camion di aiuti umanitari sono entrati ieri nella Striscia di Gaza attraverso il valico israeliano di Kerem Shalom e quello egiziano di Rafah, ha riferito l'Ufficio per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha) dell'Organizzazione delle Nazioni unite (Onu). "Il volume degli aiuti rimane tristemente inadeguato", ha commentato l'Ocha in un comunicato.

Media: Hamas è pronto a riprendere colloqui per rilascio ostaggi

I mediatori del Qatar hanno riferito a Israele che Hamas ha "accettato in linea di principio" di riprendere i colloqui sul rilascio di circa 40 ostaggi detenuti a Gaza in cambio di una settimana, o due, di pausa nei combattimenti. Lo sostiene, citando tre funzionari israeliani, il quotidiano israeliano Walla, ripreso dal Guardian. L'accordo comporterebbe il rilascio di circa 40 ostaggi ancora detenuti da Hamas in cambio qualche settimana di cessate il fuoco. Al centro dei colloqui ci sarebbe una proposta avanzata qualche settimana fa dal capo dell'agenzia di spionaggio israeliana Mossad, David Barnea, durante un incontro con il capo della Cia americana, Bill Burns, e il primo ministro del Qatar, Sheikh Mohammed bin Abd. al-Rahman al-Thani. La proposta prevedeva il rilascio di circa 40 ostaggi, tra cui donne, uomini di età superiore ai 60 anni e persone che necessitano di cure mediche urgenti. In cambio, Israele fermerebbe le operazioni militari a Gaza per una settimana o due e rilascerebbe un certo numero di palestinesi che sono stati detenuti nelle carceri israeliane.

Casa Bianca approva vendita "urgente" di munizioni a Israele

Il governo americano ha annunciato di aver approvato "con urgenza", cioè senza passare per il vaglio del Congresso, la vendita a Israele di munizioni di artiglieria per un importo di 147,5 milioni di dollari. Si tratta di proiettili da 155 mm e di vario equipaggiamento militare prelevati dalle scorte dell'esercito degli Stati Uniti, secondo un comunicato stampa della US Defense Security Cooperazione Agency, un'agenzia federale responsabile in particolare delle vendite di materiale militare americano a nazioni straniere.

Il segretario di Stato, Antony Blinken, è giunto alla conclusione "che esiste un'emergenza che richiede questa vendita immediata al governo israeliano", si spiega nel comunicato. Il 9 dicembre scorso Washington aveva inoltre dato il via libera alla vendita a Israele di quasi 14.000 proiettili per carri armati utilizzati nella guerra contro Hamas a Gaza.