Xiaomi 14 è il compatto di cui avevamo bisogno, peccato solo per il prezzo: la recensione

Xiaomi 14 recensione

Lo schermo di Xiaomi 14

Maneggevole, con un ottimo comparto fotografico e in grado di eseguire operazioni complesse senza battere ciglio. Xiaomi 14, il nuovo smartphone dell'azienda cinese, cerca di colmare quella che da tanti è considerata una mancanza importante nel mondo Android. Parliamo della penuria sul mercato di prodotti in grado di offrire il connubio tra prestazioni da top di gamma e dimensioni umane.
Negli ultimi due anni però qualche eccezione è comparsa. Galaxy S24 si configura certamente con il rivale più credibile, assieme allo ZenFone 10 di Asus. 
C'è un tema però da non sottovalutare. Per potarsi a casa Xiaomi 14 sono infatti necessari 999,90 euro, che diventano addirittura 1.099,90 euro per la versione da 512 Gigabyte di memoria. Cifre importanti, in linea con quanto offerto, ma che di certo non gli renderanno la vita facile a livello commerciale.

Uno smartphone tascabile

Xiaomi 14 recensione

Un numero su tutti per farvi comprendere quanto questo smartphone sia compatto: 152,8 millimetri di altezza. Un prodotto come l'S24 Ultra raggiunge i 162 millimetri, iPhone 15 Pro Max i 159. Rispetto dunque a quella che è la moda imperante, Xiaomi 14 offre un approccio costruttivo differente. Si riesce a utilizzare con una sola mano, entra comodamente in tasca, dimenticate di averlo con voi quando lo infilate nella borsa o in uno zaino. Il tutto peraltro condito da un'eccellente qualità costruttiva, con la scocca realizzata in vetro e metallo e la colorazione Jade Green davvero ben riuscita (è disponibile anche nelle varianti cromatiche Black e White).
Non manca la certificazione d'impermeabilità IP68, così come è presente il vetro Gorilla Glass Victus a protezione dello schermo (che dovrebbe garantire una maggiore resistenza a urti e cadute accidentali. 

A proposito di display. La scelta di una diagonale da 6,36 pollici ha contribuito alla compattezza complessiva della scocca. Il pannello è realizzato con tecnologia Amoled, ha una risoluzione di 2.670 x 1.200 pixel e la frequenza d'aggiornamento tocca i 120 Hertz (manna dal cielo per i videogiocatori). Non siamo di fronte a uno schermo dall'effetto «wow», l'approccio di Xiaomi è stato quello di preferire una resa cromatica più naturale, ma questo ha finito per far apparire i colori un po' spenti. L'esperienza visiva offerta è comunque di alto livello, con una visibilità pressoché perfetta anche all'aperto, sotto la luce diretta del sole.

Prestazioni e software vanno a braccetto

La piattaforma hardware dello Xiaomi 14 rende quasi superfluo affrontare il discorso legato alle prestazioni. C'è infatti lo Snapdragon 8 Gen.3 di Qualcomm (il medesimo chip dell'S24 Ultra), abbinato a ben 12 Gigabyte di Ram. L'azienda cinese ha svolto un ottimo lavoro di ottimizzazione e lo smartphone appare sempre fluido e veloce, in qualsiasi circostanza. Ci ha stupito, in positivo, la capacità di dissipazione del calore: la scocca difficilmente diventa calda in maniera importante, anche dopo lunghe sessioni di gaming. 
Il merito di tutto questo è da attribuire alla parte software. A bordo c'è HyperOS, il nuovo sistema operativo di Xiaomi, basato comunque su Android (versione 14). L'azienda ha di fatto «svecchiato» la precedente interfaccia (Miui) attraverso un approccio grafico decisamente più moderno e lineare. Non siamo però di fronte a quella rivoluzione che ci si aspettava. La One UI di Samsung è ancora su un altro livello per funzionalità e coerenza grafica. La strada intrapresa è però evidentemente quella giusta.
Buona l'autonomia, che però non fa gridare al miracolo. Del resto la batteria da 4.610 mAh (milliampereora) è chiamata ad alimentare un hardware potente. Si riesce comunque ad arrivare serenamente alla fine della giornata.

Xiaomi 14 recensione

Xiaomi HyperOS

Un comparto fotografico eccellente

Così come per il fratello maggiore Xiaomi 14 Ultra, l'azienda cinese ha puntato in maniera importante sul comparto fotografico. Sul retro i sensori sono tre: il principale da 50 Megapixel è accoppiato a un grandangolo da 50 Megapixel (con angolo di visuale di 115°) e a un teleobiettivo sempre da 50 Megapixel (zoom ottico 3.2X).
Xiaomi 14 scatta delle fotografie davvero molto buone, tanto in diurna quanto in notturna. A convincere è soprattutto il livello di resa praticamente identico da parte di tutti e tre i sensori. Questo significa riuscire a tirar fuori delle immagini convincenti di fronte a praticamente qualsiasi scena: soggetto in lontananza, panorama, buio completo, macro. 

Peraltro anche quest'anno è stata confermata la partnership con Leica, che ha integrato una serie di modalità software, soprattutto rispetto alla gestione dei colori. Ottimi anche i selfie (realizzati con la fotocamera anteriore da 32 Megapixel) così come i video, che possono essere registrati fino alla risoluzione 8K e mostrano una stabilizzazione complessivamente convincente. Insomma, Xiaomi ha fatto i compiti a casa.

Conclusioni

Xiaomi 14 ci ha convinti, è un ottimo smartphone sotto praticamente tutti i punti di vista, al netto di qualche sbavatura. La questione del prezzo non è comunque secondaria. Galaxy S24 costa più o meno la stessa cifra, ma non porta con sé l'approccio con cui l'azienda cinese si è spesso proposta sul mercato, ovvero quello di un brand in grado di commercializzare prodotti dall'hardware potente ma a cifre molto lontane dai diretti concorrenti. I tempi sono evidentemente cambiati e Xiaomi è ormai diventato un player globale.

Probabilmente, allo stato attuale, il competitor più agguerrito è lo ZenFone 10 di Asus (in attesa dello ZenFone 11 tra qualche mese). È infatti ancora più compatto e ha il vantaggio di poter essere acquistato, oggi, al di sotto dei 700 euro.

26 febbraio 2024 ( modifica il 26 febbraio 2024 | 12:29)