Pier Silvio Berlusconi: «Malpensa e l'intitolazione a mio padre? Non mi sono piaciuti tempi e modi, noi figli non siamo stati coinvolti»

diRenato Franco

Il riferimento a Salvini: «Noi figli non siamo stati coinvolti e siamo stati informati praticamente a cose fatte». E la stoccata a Sala: «Penso a chi si rivolge a mia sorella Marina in un certo modo»

Doveva essere una festa, invece ha fatto decollare solo polemiche. Il «renaming» di Malpensa (ora aeroporto Silvio Berlusconi) è andato di traverso ai figli. E Pier Silvio Berlusconi lo dice chiaramente. Nel mirino — anche se non li cita — ci sono due obiettivi: Salvini e Sala. «Tutto ciò che viene intitolato in onore di mio padre fa piacere — spiega l’amministratore delegato di Mfe —. Le polemiche però mi hanno infastidito. Noi figli non siamo stati coinvolti e siamo stati informati praticamente a cose fatte. Le modalità non mi sono piaciute nei tempi e nei modi, è evidente che si sarebbero accesi attacchi e discussioni». E qui sembra ovviamente riferirsi al leader della Lega che si è intestato l’operazione. 

Ma poi arriva la stoccata anche al sindaco di Milano: «Penso a chi si rivolge a mia sorella in un certo modo: le polemiche sulle polemiche sono terribili». Il riferimento è al post in cui Sala tirava per la giacca Marina: «Lei ha vissuto sulla sua pelle quanto suo padre sia stato amato e odiato. Ma non era meglio aspettare, far sì che gli animi si distendessero, far leggere alla storia la vicenda di suo padre con più tranquillità?».

La serata di presentazione dei palinsesti di Mediaset come sempre offre spunti anche extra-televisivi. Una sua possibile discesa è un argomento che viene sempre messo sul tavolo. Ma Pier Silvio Berlusconi ha intenzione di continuare a fare l’imprenditore. L’ipotesi di uno scranno in Parlamento non lo affascina perché scendere in politica «sarebbe un suicidio». Le orme del padre non le vuole seguire, per ora è solo concentrato su Mfe, la società che controlla Mediaset Italia e Spagna e ha quasi il 30% di della tedesca ProSiebenSat. Poi per essere ancora più chiaro lo sottolinea tre volte. «Mai». «Non ho mai commissionato sondaggi sul gradimento di una mia eventuale discesa in politica».

Qualche giorno fa avevano fatto discutere le parole di Marina Berlusconi «in sintonia con la sinistra di buon senso» sulla questione dei diritti civili che a destra non è esattamente una bandiera che amano sollevare. «La difesa dei diritti civili è nel dna di ciò che ci ha tramandato mio padre — spiega ancora Pier Silvio berlusconi —. Credo che i diritti civili non debbano essere una questione né di destra né di sinistra, ma battaglie da portare avanti in nome della modernità».

Inevitabile quindi parlare di Giorgia Meloni: «Meno male che in Italia c’è un governo stabile, fa bene ai cittadini e alle imprese». Ma TeleMeloni esiste? Il suo giudizio è netto: «In Italia si dice e si scrive quello che si vuole». Risponde anche a chi pensa che molti talk di Rete4 siano troppo sovranisti e pro-governo: «Mediaset è un esempio di libertà di espressione, è un editore ecumenico. Non siamo un giornale, ma un’edicola che offre di tutto. Già oggi il pluralismo è garantito, ma le voci nuove sono sempre benvenute».

17 luglio 2024 ( modifica il 17 luglio 2024 | 12:06)

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