I migliori fan di Temu non sono i ragazzi: chi usa di più l'app cinese (nonostante i dubbi su qualità e sicurezza)

I maggiori utilizzatori dell'app cinese, esplosa lo scorso anno, non sono i giovanissimi ma piuttosto gli utenti over 50, attratti dai prezzi bassi e dalla esperienza ludica offerta dalla piattaforma 

Da quasi un anno Temu, e-commerce cinese approdato anche sul mercato italiano, fa parlare di sé, nel bene o nel male. Dalla costante pubblicità aggressiva, ma accattivante ("Acquista come un miliardario"), fino alle notizie circa la scarsa qualità dei prodotti (e le accuse di spyware) da mesi ormai la piattaforma cattura l'attenzione di curiosi e ricercatori, un po' per i prezzi irrisori, un po' per i dubbi che vertono attorno allo shop. Ma chi è l'acquirente "tipo" di Temu? 

Boomer e Gen X i clienti più affezionati

A questa domanda risponde Bloomberg. Benché i tentativi del brand cinese siano quelli di attrarre i più giovani, i più affezionati sarebbero invece Boomer e la Generazione X. Questo è quanto emerge dopo un anno esatto di attività negli Usa, secondo i dati di Attain, agenzia di ricerca statunitense. La fascia d'età superiore ai 50 anni, tende ordinare prodotti fino a sei volte in un anno, contro i tre ordini dei clienti tra i 18 e 26 anni.

Tra i motivi per cui l'app risulta più appetibile agli over 50, oltre ai prezzi bassi e le tante offerte, anche l'aspetto facile e intuitivo. Inoltre, Temu fa ricorso alla gamification, ovvero una tecnica di vendita che attrae l'acquirente attraverso attività ludiche per ottenere punti, sconti etc. Un'attività che le più grandi piattaforme di e-commerce Occidentali non spesso annoverano, ma che diversamente in Asia può essere individuata più facilmente. La tattica ha uno scopo molto preciso, ovvero quello di influenzare le vendite. I nativi digitali sono meno esposti a questa pratica, perché più informati sui metodi e gli obiettivi delle aziende, a differenza degli utenti meno giovani che ne retano più affascinati perché meno istruiti sulle pratiche di marketing simili. 

E in Italia?

Intanto Temu è stata l'app più scaricata nel 2023 su iPhone. Un apprezzamento dunque trasversale, a discapito degli allarmi lanciati da Altroconsumo in seguito ad uno studio sulla qualità e la sicurezza dei prodotti. Non in rari casi gli oggetti erano sprovvisti di adeguata etichettatura, spesso non conformi alle normative europee o peggio con etichetta CE contraffatta. Molti prodotti destinati al make-up erano privi degli ingredienti, contrariamente quanto richiesto per la vendita in Europa. Inoltre, qualora si decidesse procedere al reso, i tempi di rimborso sono molto lunghi, senza contare che sarà necessario fornire una motivazione, nonostante in Ue non lo sia. 

29 gennaio 2024 ( modifica il 29 gennaio 2024 | 12:55)

- Leggi e commenta