Indagine Fia su Toto Wolff e la moglie Susie, la F1 furiosa. Cosa è successo

di Daniele Sparisci

La Federazione ha aperto una inchiesta sul team principal della Mercedes e sulla moglie direttrice della F1 Academy per conflitto di interessi

Indagine Fia su Toto Wolff e la moglie Susie, la F1 furiosa. Cosa è successo

Tira vento di burrasca in Formula 1 dopo che la Fia ha aperto un’indagine sul team principal della Mercedes Toto Wolff, e sulla moglie, l’ex pilota Susie, oggi a capo della F1 Academy, la serie femminile.

I rapporti fra Liberty Media e la Federazione hanno toccato il punto pi� basso degli ultimi anni, l’apertura dell’inchiesta infatti non sarebbe stata condivisa n� con gli organizzatori n� con la Mercedes di cui Wolff non solo � il capo ma � anche azionista, l’unica premura � stata non nominare i due coinvolti, lasciando che lo facessero i mezzi d’informazione, visto che voci circolavano da giorni. � Con sorpresa, lo abbiamo saputo a mezzo stampa, respingiamo qualsiasi accusa� ha fatto sapere la scuderia tedesca con base in Inghilterra.

Ma il punto � un altro e riguarda la fondatezza delle accuse sul passaggio di informazioni riservate, che come ha detto la Fia �vanno verificate sulla base di speculazioni comparse su alcuni media�. Anche questo � un passaggio piuttosto irrituale: rilanciare le indiscrezioni significa dar loro credito, prima ancora di aver fatto partire l’iter del comitato etico. Tutto nasce da un articolo di una rivista di settore, Business F1, che ha dedicato due pagine alla coppia pi� famosa dell’alta velocit� sottolineando le preoccupazioni di altri team principal che in forma anonima hanno sollevato la questione del conflitto d’interessi.

Durante una riunione riservata fra i capi della scuderie, Wolff avrebbe fatto un commento nel quale si capiva fosse a conoscenza di notizie provenienti dalla Fom, la societ� che sfrutta i diritti commerciali della F1. E siccome sua moglie Susie- (ultima donna a portare in pista una F1, nel 20214 con la Williams) dirige l’Academy - campionato al di fuori dell’egida della Fia- la caccia alla �talpa� � stata facile. �Non ha senso fare incontri riservati - ha detto un team principal citato da Business F1- se dopo trenta secondi Stefano Domenicali e Greg Maffei (presidente di Liberty Media ndr) vengono a sapere che cosa ci siamo detti�. Altri commenti, sempre anonimi: �� un chiaro conflitto di interessi, va risolto. � illegale e non � etico�.

Susie Wolff ha reagito con sdegno: �� sconcertante che la mia integrit� sia stata messa in dubbio in questa maniera, con un attacco misogino, puntando sul mio status di matrimonio anzich� sulle mie capacit�. Ma ancora pi� dura � stata la replica della F1: �Siamo convinti che le accuse siano false, disponiamo di procedure rigide per evitare i conflitti d’interesse. Crediamo che nessuno abbia passato informazioni riservate e invitiamo chiunque a non lanciare accuse imprudenti senza circostanziarle�.

Parole nette che fanno capire quanto sia profonda la distanza fra la F1 e la Fia governata da Mohammed Ben Sulayem. Il successore di Jean Todt dirige Place de la Concorde con il pugno di ferro, in passato � stato gi� protagonista di altre uscite o decisioni che hanno creato scalpore. Come quando, a inizio anno, commentando una indiscrezione sul prezzo della F1 ha aveva parlato di �cifre gonfiate�. Fu costretto a fare marcia indietro, sar� cos� anche stavolta?


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6 dicembre 2023 (modifica il 6 dicembre 2023 | 13:55)

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