Conto deposito, guadagnare il 3% netto nonostante i rendimenti in calo: ecco come

Quale sarà il destino dei tassi nel 2024 non è ancora chiaro. Christine Lagarde, presidente della Banca centrale europea, non si è ancora espressa in modo definitivo. Così, di fronte all’incertezza, le banche si dividono in due scuole di pensiero: quelle che non si aspettano cambiamenti di politica monetaria e lasciano invariati i tassi dei conti di deposito o, addirittura, azzardano ritocchi in aumento e quelle che credono nei tagli a breve e iniziano a limare i rendimenti. «Ci siamo decisi a rivedere i rendimenti del nostro conto di deposito ViviConto, a fronte della situazione macroeconomica che si è delineata nell’ultimo bimestre del 2023, con una brusca frenata dell’indice inflattivo che ha fatto scendere i rendimenti dei principali titoli di Stato», spiega Massimo Barrera, responsabile della rete banking di ViViBanca Spa, uno degli istituti che dal 10 gennaio scorso è intervenuto su tutte le scadenze del conto di deposito con tagli dallo 0,50% allo 0,77%.