Taiwan, gli Usa inviano i Berretti Verdi a 3 chilometri dalla costa cinese: «Addestreranno a resistere con la guerriglia all’invasione»

Kinmen e Penghu sono considerate il primo obiettivo di un eventuale tentativo di sbarco cinese e la missione dei Green Berets americani � di addestrare le forze taiwanesi a resistere, con tattiche di guerriglia che impegnerebbero gli invasori in uno scontro prolungato e sanguinoso.

La notizia della presenza di alcuni nuclei del reparto speciale americano � stata data dalla stampa di Taipei. � noto dal 2021 che a Taiwan opera �occasionalmente� un gruppo di consiglieri delle Special Forces e dei Marines proprio per spiegare alle forze dell’isola le tattiche di �difesa asimmetrica�, vale a dire di resistenza di fronte alla forza superiore dei cinesi. Ma ora i Berretti Verdi sono letteralmente a tiro di fucile dalla costa cinese e la loro missione � �permanente�, consentita dal National Defense Authorization Act votato dal congresso di Washington a fine 2022. Secondo le informazioni diffuse a Taipei, si tratta di tre squadre di Green Berets, installate nelle basi del 101� Battaglione anfibio taiwanese, schierato a Kinmen e Penghu. Questi due gruppetti di isole sono considerati la prima e la seconda linea della difesa avanzata di Taiwan nello Stretto.

Gli analisti militari ritengono che qualunque piano di invasione cinese dovrebbe partire con l’occupazione dei due avamposti fortificati. Ecco perch� Washington ha deciso di schierarci alcuni nuclei dei suoi Berretti Verdi.

Resistere in quegli avamposti dello Stretto darebbe tempo alla Casa Bianca di coagulare il consenso politico per ordinare l’intervento a difesa di Taiwan e far arrivare i soccorsi dalle basi di Giappone e Sud Corea, osservano i politologi. Gli americani si sono portati a Kinmen e Penghu i Black Hornet Nano, droni tascabili per la ricognizione e sorveglianza del campo di battaglia. Hanno capacit� di raggiungere la costa cinese, distante tre chilometri da Kinmen, nel punto pi� vicino. Sono �gioielli� cos� piccoli che si possono tenere sul palmo di una mano e il loro motore quasi non emette rumore. I Black Hornet Nano sono un occhio nascosto sullo schieramento avversario e costano anche un occhio della testa: 195 mila dollari a drone. La Difesa taiwanese ha chiesto di acquistarli e intanto i Berretti Verdi li stanno sicuramente mostrando ai loro colleghi sulle isolette.

Il colonnello Martin Meiners del Pentagono segue la tattica del �no comment� e alla domanda sull’operazione Green Berets risponde: �Vorrei solo sottolineare che il nostro impegno per la difesa di Taiwan rimane allineato all’attuale minaccia posta dalla Repubblica popolare cinese�. La dottrina della �Strategic ambiguity� � modellata sia per scoraggiare la Cina da un’azione militare, sia per dissuadere fughe in avanti dell’isola democratica verso una dichiarazione di indipendenza che accenderebbe la miccia.