Elena Cecchettin: “Mia sorella Giulia era esausta, alle amiche aveva detto che Filippo le faceva paura”

“Vedevo Giulia sempre più esausta e sfinita. Vorrei sparire, e vorrei che lui sparisse, mi ha detto una volta. Credo che stesse raggiungendo il limite, che non ne potesse più”. Elena Cecchettin è la sorella di Giulia, la ragazza di 22 anni uccisa da Filippo Turetta, il coetaneo con cui aveva una relazione.

“Ma no, non era una relazione d’amore” sottolinea Elena, che ai microfoni di Dritto e Rovescio su Rete4 ha raccontato anche un episodio riferitole da alcune amiche dopo la morte della ragazza: “Un paio di settimane fa lei aveva detto alle amiche che i suoi gesti e le sue parole le facevano paura. Quando loro le hanno chiesto di spiegarsi meglio, lei ha però minimizzato. Come sempre, tendeva a difenderlo”.

Elena e Giulia in una foto sui social

Elena e Giulia in una foto sui social

 (ansa)

Lui ripeteva di stare male perché sapeva che così l’avrebbe tenuta vicina a sé: “Era un argomento che faceva breccia su di lei” conferma Elena, che ha negato di aver notato un peggioramento della situazione negli ultimi tempi. “La tediava come aveva sempre fatto”.

Elena in qualche modo presagiva quel che sarebbe successo. “La mia più grande paura è sempre stata non sapere più nulla di lei: dov’era, cosa le stava accadendo. Quando domenica mio padre mi ha chiamato chiedendomi se avevo notizie di Giulia, che era uscita con Filippo, ho subito pensato al peggio. Avere poi la conferma è stato doppiamente doloroso”.

Poi Elena, ha aggiunto parlando ai giornalisti: "Filippo ha deciso di chiudere la vita di mia sorella e non aveva il diritto di farlo, ma lui non ha spezzato solo la sua ma anche la mia e quella della mia famiglia". "Io mi sveglio ogni mattina – aggiunge la sorella di Giulia – e mi viene da piangere a pensare che mia sorella non è nella camera affianco alla mia e stamattina me la sono immaginata che diceva 'vai Ele spacca tutto' perché lei mi supportava in tutto" dice con la voce rotta dalla commozione. "Lui non aveva il diritto, non ne aveva il diritto, lui non è nessuno per avere questo potere e non doveva prenderselo", conclude.