Cina, le polmoniti (sospettate): cosa sono e come prevenirle. Cosa accade in Italia

di Maria Giovanna Faiella

ISS: �Per ora nessun aumento anomalo; se dovesse emergere un nuovo virus, il sistema di sorveglianza sarebbe in grado di rilevarlo�

Cina, le polmoniti (sospettate): cosa sono e come prevenirle. Cosa accade in Italia

(Getty Images)

In seguito all’allarme per l’epidemia di polmoniti in Cina e all’ipotesi che si tratti di infezioni da mycoplasma pneumoniae - ma sarebbero in aumento anche le infezioni da virus respiratorio sinciziale e le c0-infezioni -, abbiamo chiesto all’esperto cosa sono, come si prevengono e come si curano le polmoniti da mycoplasma pneumoniae e da virus respiratorio sinciziale, oltre a come evitare i possibili rischi derivanti da infezioni “miste”.

Che cos’� l’infezione batterica da Mycoplasma pneumoniae?

Spiega il pediatra e infettivologo Guido Castelli Gattinara, dell’Istituto per la salute del bambino e dell’adolescente dell’Ospedale pediatrico Bambino Ges� di Roma, componente del Tavolo tecnico sulle malattie infettive della Societ� italiana di pediatria (Sip): �L’infezione � dovuta a un batterio - micoplasma - “atipico” perch� privo di parete cellulare, che ha la capacit� di legarsi al tessuto polmonare e provocare una forma di polmonite atipica�.

Trasmissione dell’infezione

Come avviene il contagio? �Il batterio entra nei polmoni per via aerea, trasmesso attraverso le “goccioline” di saliva o del respiro (droplet) nell’aria diffuse da persone infette� spiega il pediatra e infettivologo. �� un germe che conosciamo, presente anche in Italia, ed � pi� facile che si trasmetta nelle comunit� “chiuse”, come per esempio nelle scuole. Colpisce i bambini piccoli ma anche grandi (� pi� frequente tra quelli in et� scolare, tra i 6-7 anni) e adulti�.

Sintomi e diagnosi

Quali sono i sintomi? �La manifestazione clinica � la polmonite (atipica) caratterizzata di solito da poca febbre (in alcuni casi � alta), da poca tosse secca (in alcuni casi per� dura molto a lungo); il bambino, poi, � astenico cio� fiacco, e ha segni di malessere generale. Questi sintomi, se durano nel tempo e si aggravano, possono provocare polmoniti importanti che necessitano di ricovero ospedaliero�.
Come si riconosce questa polmonite atipica? �In queste forme non c’� scolo nasale (rinite), n� la gola arrossata – chiarisce il professor Castelli Gattinara –. Il consiglio, soprattutto se febbre e tosse durano nel tempo, � rivolgersi al pediatra di famiglia, che visiter� il bambino e valuter� se far eseguire accertamenti pi� approfonditi. I bambini in et� scolare spesso hanno delle polmoniti chiamate “di comunit�” che raramente diventano gravi�.
Come si arriva alla diagnosi?
Risponde Castelli: �Per fare una diagnosi certa occorrono indagini di approfondimento come la radiografia del torace ed esami specifici per identificare la presenza del mycoplasma tramite un tampone del naso/gola e un test in PCR (Polimerase chain reaction)�.

Terapie

Quanto alle terapie, premette l’infettivologo: �Sappiamo che gli antibiotici hanno una funzione di difesa nei confronti delle infezioni batteriche e non delle infezioni virali, ma purtroppo, in tutto il mondo appena un bambino ha la febbre, si danno gli antibiotici, e questo ha portato a un aumento della farmacoresistenza. La polmonite da m ycoplasma pneumoniae si cura non con i classici antibiotici ma con specifici antibiotici chiamati macrolidi, che agiscono all’interno del batterio atipico (che non ha una parete cellulare ndr) - precisa l’esperto - . Purtroppo, anche questi antibiotici sono stati utilizzati in maniera sconsiderata, pure in Italia, e recenti dati scientifici ci dicono che la resistenza a questi antibiotici � in media al di sopra del 50% , in alcuni Paesi � pi� alta e in Cina arriva addirittura fino al 97 per cento. L’antibiotico, quello giusto e nel dosaggio giusto – sottolinea una volta di pi� il pediatra infettivologo – va prescritto dal medico�. Quindi no al fa-da-te.

Come prevenire la polmonite da mycoplasma?

�Intanto una forma di protezione � fare tutte le vaccinazioni raccomandate, comprese quella antinfluenzale (in et� pediatrica raccomandata per i bambini dai 6 mesi ai sei anni e, per quelli “fragili”, anche dopo i sei anni, ndr) – consiglia Castelli –. Altra caratteristica di questo mycoplasma � associarsi a malattie virali; nelle forme pi� gravi - che possono richiedere il ricovero in ospedale - troviamo spesso una co-infezione di pi� di un agente infettivo (virus o batterio), cio� l’infezione da micoplasma � particolarmente grave quando c’� anche un’infezione virale, che sia dovuta al virus respiratorio sinciziale, o al virus influenzale (da non sottovalutare, poich� provoca comunque tra i 6-8mila morti l’anno solo in Italia)�.

Altre forme di prevenzione (valide per tutte le malattie infettive trasmesse per via aerea)

Altre modalit� di protezione sono quelle che abbiamo imparato a usare durante la pandemia. Le ricorda il professor Castelli: �Mantenere la distanza da persone che tossiscono e hanno il raffreddore (comunque bisogna tossire e starnutire nella piega del gomito, ndr); lavarsi le mani spesso, prima di mangiare e di toccarsi le mucose, e quando si torna a casa; utilizzo della mascherina in luoghi affollati o se si convive con persone che hanno malattie respiratorie. Sono tutti sistemi che servono a prevenire tutte le malattie infettive che si tramettono per via aerea�.

Virus respiratorio sinciziale, che cos’�, come si previene

�Il virus respiratorio sinciziale, che colpisce soprattutto in inverno (a differenza del mycoplasma che colpisce anche in estate), era quasi scomparso durante la pandemia da Covid-19 ma, appena sono finite le misure di restrizione, ha fatto registrare un aumento della diffusione, maggiore che in passato – ricorda il professor Castelli – . Questo virus pu� fare seri danni soprattutto nei bambini prematuri o fragili - per esempio, con patologie polmonari, cardiache o neurologiche - e anche negli anziani. Contro il virus sinciziale gli antivirali non funzionano e non esiste ancora in commercio un vaccino in et� infantile . Quindi, per i bambini piccoli pi� fragili bisogna attivare dei sistemi di prevenzione somministrando, nel periodo invernale, specifici anticorpi monoclonali (in ospedale e nei centri vaccinali)�.

Infezione da virus sinciziale, sintomi e cosa fare

Nel caso malaugurato il virus respiratorio sinciziale dovesse infettare il bambino, come si riconosce e cosa fare? �Il virus colpisce i polmoni e crea un’infiammazione (edema) della parete delle mucose dei bronchi piccoli del polmone, i bronchioli, da qui il nome della malattia “bronchiolite” – spiega il professor Castelli –. Quanto alle manifestazioni cliniche, di solito non � presente la febbre, ma il bambino ha la tosse e, soprattutto, fa fatica a respirare (con polipnea, cio� una maggiore frequenza respiratoria) e ha rientramenti intercostali cio� fa fatica a espandere il polmone per far entrare l’aria. L’infezione da virus respiratorio sinciziale, che viene diagnosticata dal pediatra, non presenta di solito particolari caratteristiche di gravit�; se,per�, le manifestazioni cliniche si aggravano, il b ambino � abbattuto, non mangia, arriva addirittura ad avere labbra bluastre cianotiche, � opportuno portarlo in ospedale perch� pu� essere necessaria una terapia intensiva (soprattutto per i bambini fragili)�.
Anche in questo caso bisogna adottare, a partire dalla famiglia, tutte le precauzioni necessarie per proteggere il bambino soprattutto se fragile, con le misure di prevenzione raccomandate.

Co-infezioni pi� pericolose

Sottolinea ancora l’esperto: �Le co-infezioni sono quelle che caratterizzano le malattie pi� gravi, quindi sono importanti le precauzioni nei confronti delle varie infezioni, comprese influenza e Covid, che se si associano a un’altra infezione (soprattutto se vengono colpiti i polmoni), possono dare manifestazioni cliniche gravi. Inoltre, va ricordato che molte infezioni come il mycoplasma, il virus sinciziale, l’influenza, lo stesso Covid, si possono acquisire anche in maniera asintomatica, quindi possono essere trasmesse a bambini e persone fragili. Da qui l’importanza della prevenzione� conclude l’esperto.

Rischi in Italia? La risposta dell’Istituto Superiore di Sanit�

Qual � la situazione in Italia rispetto alle polmoniti? E se, invece, dovesse emergere un nuovo virus? Dice l’Istituto Superiore di Sanit� al Corriere Salute: �Il sistema di sorveglianza delle malattie respiratorie RespiVirNet � pienamente operativo e monitora gli andamenti nel Paese grazie alla rete istituita con le Regioni con il supporto del Ministero della Salute che coinvolge medici e pediatri di famiglia. In caso di aumenti anomali - spiega ancora l’ISS - � in grado di rilevarli e, se dovesse emergere un nuovo virus di cui tenere conto, il sistema � in grado di farlo. La tendenza in questo periodo � di un aumento delle sindromi simil-influenzali, come � normale con l’avanzare della stagione fredda�.

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23 novembre 2023 (modifica il 23 novembre 2023 | 19:18)

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